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 2017  agosto 04 Venerdì calendario

Multa a Trenitalia. «Nasconde ai clienti i biglietti low cost»

ROMA Sono più comodi e più veloci. Ma se negli ultimi anni vi siete ritrovati a viaggiare più spesso sulle Frecce o gli Intercity, piuttosto che sui treni regionali, non è stato solo per vostra scelta. Quei convogli locali, infatti, Trenitalia li nascondeva. Sul suo sito, nell’app e pure nelle biglietterie automatiche delle stazioni: impostati partenza e arrivo, le opzioni presentate al cliente non erano “tutte”, come promesso. Ma solo le più veloci. E, non per inciso, le più costose.
Una scelta consapevole della società, anche a fronte delle proteste dei clienti. E una pratica che ha penalizzato i viaggiatori, limitando le loro capacità di scegliere il convoglio più adatto alle loro tasche. Così ieri l’Antitrust ha staccato nei confronti di Trenitalia la multa massima prevista, 5 milioni di euro. Una piuma per il colosso delle strade ferrate. Ma resa (un po’) più pesante dall’obbligo di riportare in bella vista l’ammenda su tutti i suoi canali digitali di vendita.
Sarà un caso, ma qualche settimana fa Trenitalia ha cambiato sul sito l’etichetta della sua ricerca base: da “tutti i treni” a “principali soluzioni”. La prima però ha campeggiato almeno dal 2012, ingannevole. Cercando un biglietto sulla tratta Milano-Torino infatti, il filtro esclude infatti ben dieci dei trenta Regionali, acquistabili nell’apposita sezione a 12 euro, includendo invece tutte e venti le Frecce, 33 euro. Stesso risultato sistematico sulle tratte con cambio: le più costose combinazioni di Freccia e Regionale appaiono tutte, non quelle più economiche con due Regionali. Nonostante i tempi di percorrenza siano di poco superiori.
Sul sito almeno, dopo la prima ricerca, gli utenti possono scovare il bottoncino “Altre soluzioni” (un ventaglio completo, o quasi, delle tratte) oppure spulciare la sola sezione dedicata ai Regionali. Possibilità però non prevista ai self service delle stazioni, il canale principale di acquisto di biglietti locali, su cui lo stesso software è stato installato dal 2015. Un passeggero diretto da Roma a Pozzuoli Solfatara, si vede così offrire solo combinazioni Freccia più Intercity a 40 euro. Per prenotare il doppio Regionale, 30 minuti in più ma solo 11 euro, deve acquistare singolarmente i due biglietti. Possibile solo per pendolari accorti e muniti di pazienza.
Esultano le associazioni dei consumatori, promotrici dell’istruttoria. Codacons si spinge fino a chiedere a Trenitalia degli sconti di risarcimento. L’azienda replica di aver sempre messo al centro «le esigenze del cliente, senza intenti distorsivi», spiegando che il motore di ricerca privilegia i viaggi più brevi e con meno cambi. Un regolamento Ue prevede però che le società forniscano ai passeggeri anche informazioni sulle tariffe più basse. Tanto più se riguardano le tratte regionali, garantite dal servizio universale. Trenitalia sta anche introducendo correttivi, come la possibilità di impostare una ricerca “Regionale” ai self service. Restano però da sanare le omissioni della ricerca “standard”, prima che i viaggiatori siano messi in condizione di scegliere. Il treno più veloce, o il più economico.