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 2017  agosto 03 Giovedì calendario

Maturità, il boom dei 100 e lode. La Puglia in vetta alla classifica

Tutti promossi. Quasi. Come un anno fa. All’esame di terza media e a quello di maturità la bocciatura è stata praticamente bandita: 99,8 per cento di ragazzi ammessi alle superiori; 99,5 di maturandi promossi e probabili matricole universitarie.
Ma tra i numeri degli esami di Stato 2017 diffusi ieri dal ministero dell’Istruzione ciò che colpisce, sono i 100 e lode ottenuti dai 5.494 maturandi italiani: un numero che sale rispetto all’edizione 2016 (furono 5.133) e che vede ancora una volta il primato del Sud con gli studenti pugliesi tra i più «lodati» d’Italia, con 944 «100 e lode» ottenuto dal 2,6 per cento dei maturandi della regione. Lo scorso anno furono 934. Seguono i campani con 802 lodi. Nel 2016, erano 713. Confermati i siciliani al terzo posto con 516 lodi (500 nel 2016).
Ma quest’anno molte lodi sono state date anche al Nord, di solito più «parco». Salto al quinto posto per i maturandi dell’Emilia Romagna che un anno fa ottennero 328 lodi e quest’anno passano a 376. Migliorati anche gli studenti lombardi che nel 2016 avevano avuto «solo» 300 lodi: quest’anno sono 337. Laziali saldamente al quarto posto: 473 lodi (457 nel 2016). Calabresi scalzati dagli emiliani, ma comunque in aumento: 373 «100 e lode» rispetto ai 334 dello scorso anno. Di questi 41 «lodi» arrivano solo dal liceo scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria (96 i 100 semplici avuti dai liceali). Peggio è andata agli studenti piemontesi che nel 2017 hanno avuto meno lodi rispetto al 2016: 196 contro 225. Meno bravi anche gli abruzzesi: 132 «100 e lode» contro i 140 dell’estate scorsa.
Per quanto riguarda gli altri voti, la fotografia del Miur evidenzia un calo generale dei voti. Quelli sopra al 70: 62,5 per cento, rispetto al 63,1 del 2016. L’8,5 per cento ha ottenuto un voto tra il 91 e il 99 (come lo scorso anno), mentre diminuiscono gli 81-90: 18,9 per cento rispetto al 19,1 del 2016. In calo anche le votazioni 71-80: quest’anno sono il 28,6 per cento, erano il 29,2% nel 2016. Praticamente uguali i 61-70, mentre aumentano i 60: il voto minimo è stato preso dall’8,4 per cento dei candidati, nel 2016 era l’8.
I liceali hanno ottenuto le votazioni più alte, rispetto a tecnici e professionali e il classico si conferma la scuola con i voti più alti. In tutte le scuole superiori sono calate le bocciature: 7,3 per cento dei non ammessi all’anno successivo contro il 7,9 del 2016. Ma le non ammissioni sono soprattutto al primo anno con l’11,5 per cento di bocciati, «confermando – spiega il Miur – il dato della maggiore difficoltà che gli studenti incontrano nel passaggio dal primo al secondo grado», cioè dalle medie alle superiori.
Buono comunque il risultato alle medie con l’esame di Stato di terza che prevede scritti di italiano, matematica, lingua e il test Invalsi uguale per tutta Italia. Promosso il 99,8 per cento degli ammessi che erano il 98 per cento (cresciuti rispetto al 97,6 del 2016). Aumentato anche il numero di alunni delle medie ammessi alla classe successiva: dal 97 per cento del 2016 al 97,7.
Mentre alla maturità solo il 4% degli studenti non viene ammesso all’esame finale, i dati del Miur sugli scrutini di tutte le classi vedono un ragazzo su quattro con giudizio sospeso fino a settembre. Per questo 25% di studenti delle superiori si prospetta un’estate di studio.