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 2017  agosto 02 Mercoledì calendario

Affare obbligato per il Barça. È la lampada di Aladino del Psg

Nel caso Neymar fa l’affare chi compra o chi vende? Per il Barcellona cedere ormai è quasi un dovere. Per il Paris Saint-Germain non sarà mai un affare, ma resta uno sfizio straordinario, una corsa nella fantasia del mondo. Nell’equazione i soldi non contano, conta il rendimento del giocatore. Il mezzo miliardo complessivo di Neymar vale cinque Champions League in cinque anni. Possibilità quantistiche contro un’enormità di soldi reali. Tutto sbagliato dunque? Sì, nessuno penserebbe un’operazione così. Ma nessuno crederebbe nemmeno al genio di Aladino, strusciare tre volte una vecchia lampada e veder apparire il Genio. Eppure è una favola di cui si parla ancora. Credo che lo sceicco del Psg, l’uomo più ricco del mondo, aspiri a essere quella lampada. Non cura così di solito i suoi affari. Compra ville d’epoca, quadri d’autore, poesia solida. Nel calcio ha solo capito che non bisogna per forza avere coscienza. Non chiedere il prezzo di un desiderio, ma realizzarlo. Non c’è morale, solo una profonda volontà politica. Il gioco di un uomo che punta sul tavolo di due continenti. Ha bisogno di vincere qualcosa di profondamente occidentale, il calcio è la sua fanteria. Non credo abbia chiesto Neymar in quanto tale. Come un astemio ricchissimo in una grande enoteca, ha chiesto il vino più costoso, non il migliore. E glielo hanno trovato. Non è un affare, è un capriccio, un destino. Si possono semmai fare due riflessioni: la prima è che forse Neymar non è così decisivo come dice il suo prezzo infinito. È molto cresciuto negli ultimi due anni, ma è ancora una freccia, non un motore. La seconda è che il calcio è sempre un gioco di una squadra, ma quando la squadra non basta bisogna provare con il giocatore. I tanti ricchi che sono arrivati non lo hanno fatto per rimanere secondi. Vogliono vincere e nessuno sa come. È strano avere tutto ma non l’unica ricetta che serve. È nato così il mercato dei Neymar, dei Pogba, di Higuain, dei cento milioni abituali. Sono scommesse estreme, non confrontabili con la realtà, eppure reali. Lo facessero i nostri figli, li metteremmo a letto senza nutella. Ma questi sono i più ricchi del mondo, che vuoi dirgli?