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 2017  agosto 02 Mercoledì calendario

Sul Vesuvio incenerito il modello De Luca di protezione civile

Nominato nel 2015, il delegato alla protezione civile in Campania si è dimesso un minuto dopo lo spegnimento dell’ultimo incendio. Prima delle temute frane sul Vesuvio incenerito; prima delle piogge autunnali che, secondo il Cnr, potrebbero provocare «disastrose ondate di fango», viene dunque giù l’improbabile struttura «protettiva» voluta da Vincenzo De Luca. Se c’è da scegliere uno standard regionale da portare ad esempio, ora si sa dove non andare a guardare. Smantellato l’assessorato alla protezione civile (prima retto dal prof. Edoardo Cosenza); rimosso il direttore generale (il geologo Italo Giulivo, chiamato poi ai vertici del servizio nazionale) in Regione Campania è infatti arrivato il semplice consulente-delegato Nello Di Nardo. È lui il dimissionario: ex Ulivo, ex Udeur, ex sottosegretario con D’Alema e Amato, senatore di Italia dei valori. Un politico puro al posto di una squadra di tecnici, e per giunta privo di interlocutori, mezzi e poteri. Sono giorni che Di Nardo dice la sua verità senza che nessuno lo smentisca. Dice che non ha mai visto De Luca, neanche quando fu nominato. Che non ha mai parlato con lui, neanche quando c’erano le fiamme da spegnere. Che ha provato a lanciare l’allarme sin dal mese di maggio, ma mai un feedback. E che l’indifferenza del governatore si è protratta nonostante ci fossero da definire il piano regionale anti-incendi (mai adottato) e le vicende legate allo scioglimento del corpo forestale. Questo accadeva nel Palazzo. Il bilancio di quello che è successo fuori, sul Vesuvio, dove in un raggio di 10 chilometri dal cratere vivono novecentomila napoletani, lo ha invece fatto il ministro Galletti. In una settimana, le fiamme hanno avvolto 1.600 ettari di parco. Con conseguente addio ai turisti, alle ginestre care a Leopardi e anche a 50 milioni di api. Per non parlare delle 600 specie animali ritenute a rischio. Il governo ha disposto l’invio di cento militari. A disastro avvenuto.