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 2017  agosto 02 Mercoledì calendario

Cannella, un sorso detox. Non una semplice spezia: migliora la digestione, è lenitiva su eventuali lesioni dell’apparato gastrointestinale ed è un potente antiossidante. Basta prenderne 3 grammi ogni giorno

È disintossicante, combatte i virus intestinali e aiuta la digestione. La cannella risponde con queste sue benefiche proprietà a chi la relega a mera spezia per insaporire i dolci invernali. Le sue proprietà non sono certo una scoperta dei giorni nostri. Infatti è da quasi 5000 anni che la medicina tradizionale cinese e l’Ayurveda la usano come digestivo, per curare le malattie da raffreddamento e contro i dolori mestruali. Gli Egizi poi ne utilizzavano l’olio essenziale durante l’imbalsamazione dei morti mentre Greci e Romani la usavano come afrodisiaco. In Europa, in pieno Ottocento, la cannella era una delle quattro spezie, insieme a pepe, noce moscata e chiodi di garofano, che non potevano mancare in cucina.
GLI STUDI
Ai giorni nostri, uno studio della Tehran University of Medical Sciences condotto su un piccolo gruppo di pazienti a cui è stata somministrata per 8 settimane una dose giornaliera di 3 grammi di cannella ha confermato i benefici della spezia sulla gestione degli zuccheri nel sangue dei pazienti con diabete di tipo 2. Secondo i ricercatori iraniani l’estratto di cannella sarebbe in grado di stimolare l’assorbimento del glucosio e la sintesi del glicogeno, agendo anche sui precursori dell’insulina. Regolando la glicemia, la cannella riduce gli attacchi di fame nervosa dovuta a picchi e cadute dei livelli di zucchero nel sangue e quindi è molto utile nel controllo del peso.
Un altro motivo per cui mangiando cannella si dimagrisce è perché migliora la digestione e rallenta la velocità di svuotamento dello stomaco dopo un pasto. Il suo potere digestivo ha anche un’azione lenitiva del caso di infiammazioni dell’apparato gastroenterico tanto da poter essere utilizzata come rimedio in caso di nausea e indigestioni. Un altro studio, condotto dall’Università del Texas e pubblicato sulla rivista Nutrition and Cancer, ha dimostrato che la cannella ridurrebbe la proliferazione delle cellule tumorali e quindi sarebbe da impiegare non solo per la prevenzione del cancro, ma soprattutto per i casi già conclamati. Fra le malattie degenerative che traggono beneficio dal consumo di cannella ci sono l’Alzheimer e il Parkinson poiché il solo profumo della spezia stimola il sistema nervoso, favorendo la concentrazione e la memoria, ma anche la creatività e l’ispirazione. Già tutto questo potrebbe far eleggere la cannella come panacea vegetale ma non è tutto. Questa droga contiene ferro, calcio, potassio, zinco, selenio, rame, fosforo, manganese, vitamine del gruppo B, vitamina C, A, E e K ed è molto ricca di fibre.
Le sue proprietà afrodisiache derivano invece dalla cinnamaldeide, una sostanza naturale di cui è ricca e, che secondo diversi studi farebbe aumentare l’ormone progesterone.
EFFETTI
Invece nelle donne, la cinnamaldeide diminuisce la produzione di testosterone contribuendo così a bilanciare gli ormoni e a combattere l’infertilità. La cannella è anche un potente antiossidante per cui contrasta l’invecchiamento cellulare e aiuta a rafforzare il sistema immunitario. Ha proprietà antibatteriche e anti-antimicotiche tanto da inibire la crescita di batteri e funghi quali la Candida o quelli responsabili di focolai di malattie di origine alimentare quali il batterio Helicobacter Pylori. Come per ogni sostanza, anche con la cannella è bene non superare la dose giornaliera di 3 grammi. Infatti un sovradosaggio può scatenare allergie, irritazioni delle mucose, ulcere e sfoghi allergici. L’olio essenziale puro sulla pelle può portare l’orticaria. È inoltre controindicata in gravidanza e allattamento. È bene tener presente che la cannella può interagire con farmaci quindi è bene verificare col medico di riferimento la congruità della spezia con le terapie in corso.