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 2017  agosto 01 Martedì calendario

Calcio nel fango e sauna. In Finlandia tutto fa sport purché sia molto strano

HYRYNSALMI (FINLANDIA) Più di duemila persone si sono avventurate poco tempo fa nelle remote distese di paludi della Finlandia per assistere al ventesimo Campionato mondiale di calcio nel fango. Se, con la vostra metà, vi venisse voglia di partecipare al Campionato mondiale di trasporto della moglie, dovreste venire sempre qui, in Finlandia. Il Campionato del mondo di lancio del cellulare? Anche questo nel Paese scandinavo. E la campetizione mondiale di raccolta delle bacche e quella di air guitar, in cui si mima l’atto di suonare senza strumento? In Finlandia, ovviamente.
«In effetti, pratichiamo alcuni passatempi davvero stravaganti» dice Paivi Kemppainen, 26 anni, giocatore di calcio nel fango e maestro di understatement. Basti pensare al calcio in palude che si gioca a Hyrynsalmi, luogo dove è nata una star: Jetta, ovvero un tasso di peluche sistemato all’interno di una gabbia per uccelli. Jetta è la mascotte di una squadra di dodici amici che ogni anno intraprende in macchina un viaggio da Vihti, vicino a Helsinki, per prendere parte al campionato che si svolge sette ore di auto lontano. Gli amici hanno acquistato il pupazzo sette anni fa da un rigattiere in un’area di servizio e da allora la sua popolarità è dilagata. Un paio di anni fa, Jetta è stato intervistato da un quotidiano locale.
La nascita del calcio nelle paludi risale al 1998, quando i creativi di Hyrynsalmi pensarono a un evento per utilizzare le vaste aree acquitrinose della zona. Al primo torneo si presentarono tredici squadre. Da allora il tabellone ne conta duecento. Le ultime partite – che si giocano in sei contro sei, con due tempi di dieci minuti ciascuno – sono state disputate su una ventina di campi disseminati in circa venti ettari di palude. «Giocare una partita intera è durissimo, alla fine sei completamente distrutto», dice Sami Korhonen, 25 anni, calciatore di Kajaani che prende parte al campionato per la nona volta.
Questa vena di anticonformismo instancabile ha iniziato a dilagare nella tranquilla campagna finlandese alla metà degli anni Novanta, e da allora non ha fatto che aumentare. Nel 1995, un certo Henri Pellonpaa si è aggiudicato il record assoluto al Campionato mondiale di uccisione di zanzare di Pelkosenniemi facendo fuori ventuno insetti. I Campionati mondiali di sauna si sono disputati con accese contestazioni a Heinola dal 1999 al 2010, fino a quando un concorrente è morto per ustioni di terzo grado. E in tempi più recenti centinaia di finlandesi, per lo più ragazzine, si sono cimentati con la massima serietà nel passatempo di montare cavallini di legno e ora competono in gare di salto a ostacoli con questo giocattolo.
Come è potuto accadere che la Finlandia diventasse terreno fertile per sport così eccentrici? I finlandesi trovano la risposta nel fatto di essere un popolo che ama vivere all’aperto (e che durante gli opprimenti mesi bui invernali patisce il fatto di vivere al chiuso in casa) e ha grande disponibilità di spazi ricreativi pubblici. «Amiamo i giochi che ci portano a contatto con la natura», ha detto a uno show televisivo dedicato agli sport finlandesi Lassi Hurskainen, trentenne, ex portiere professionista di Joensuu, che aveva assistito al campionato di calcio nel fango.
Estesa su una parte del Circolo polare artico, la Finlandia deve tollerare lunghi inverni particolarmente difficili: l’estate segna un periodo di rigenerazione nazionale. A ciò si aggiunge il fatto che il Paese ha circa 500mila case di villeggiatura per la bella stagione e, poiché la maggior parte della popolazione dispone di quasi sei settimane di vacanze l’anno, trascorrere tempo all’aria aperta sembra quasi un diritto nazionale acquisito alla nascita.

(Traduzione di Anna Bissanti)