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 2017  luglio 29 Sabato calendario

Finisce l’incubo dell’acqua razionata, mini prelievi a Bracciano

ROMA Chissà come la prenderanno gli abitanti di Bracciano. I romani, però, tirano un sospiro di sollievo. Dopo una settimana di allarme, svanisce l’incubo razionamento. Non ci sarà. Perché la Regione Lazio ha appena emanato un’altra ordinanza che modifica il contenuto della precedente: dal lago ritenuto a rischio di disastro ambientale si può continuare a prelevare acqua fino al 1 settembre. Non più 1.100 litri al secondo, ma 400 fino al 10 agosto e 200 dall’11 agosto in poi.
Improvvisamente, dopo i cupi scenari prospettati da Acea spa, la multiutility che gestisce il servizio idrico della capitale, i romani vengono a sapere che basterà ridurre ad un terzo il quantitativo prelevato dal bacino per scongiurare la paventatissima chiusura dei rubinetti.
«Quella di oggi – dice il presidente della Regione Nicola Zingaretti – è una opzione per evitare le turnazioni e soprattutto per evitare l’emergere di problemi seri di natura sociosanitaria o, addirittura, di rischi antincendio». Ma non può bastare questa dichiarazione quando ormai la questione dell’acqua è diventata per i vari duellanti un argomento da campagna elettorale. E infatti il governatore non si lascia sfuggire l’occasione. «Il sindaco di Roma – scandisce in conferenza stampa – è anche azionista di maggioranza di Acea ed è sindaco della Città Metropolitana. Anche in questa occasione Virginia Raggi ha confermato di essere troppo abituata a scaricare le responsabilità su altri e non assumersi le proprie. Con questo atteggiamento Roma rischia di morire».
Inutile aspettarsi su un tema tanto delicato una conferenza stampa congiunta. Nelle redazioni arriva prima la convocazione di quella in Regione, subito dopo quella del Campidoglio con la sindaca Virginia Raggi. Terza ed ultima la convocazione del ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti alla Camera. Tre conferenze stampa nel giro di un’ora. «Bisogna intervenire subito e non fra qualche giorno. La situazione è intollerabile, non possono staccare l’acqua ai romani. Il governo deve prendere i provvedimenti necessari», è il nuovo appello della sindaca, intorno al quale, in sostanza, si riassume la conferenza stampa.
Poi parte la reciproca gara ad intestarsi meriti e a lanciarsi accuse. «Abbiamo scongiurato che un milione e mezzo di cittadini rimanesse senz’acqua. È una buona notizia per tutti. Ma non abbassiamo la guardia», scrive su Twitter la sindaca. Che ha già ricevuto l’appoggio del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. «Grazie alla mediazione di Raggi, i romani non vedranno l’acqua razionata. La Regione Lazio ed il suo presidente sono stati obbligati a ritirare la folle ordinanza», dichiara.
Per la prossima settimana si attende lo stato di emergenza. È lo stesso premier Paolo Gentiloni in consiglio dei ministri ad annunciare che c’è stata la richiesta dalla Regione Lazio e che i tecnici sono al lavoro per esaminare la documentazione.