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 2017  luglio 28 Venerdì calendario

Alitalia manda in rosso Etihad. Voragine di 1,8 miliardi di dollari

Ci sono emiri del Golfo (Qatar) che pagano 222 milioni per la clausola rescissoria di Neymar, e ce ne sono altri (Abu Dhabi) che sono costretti a coprire il rosso di 1,87 miliardi di dollari (circa 1,6 miliardi di euro) provocato da Alitalia e Air Berlin nei conti del gruppo aeronautico Etihad. Naturalmente la Etihad ha le spalle molto larghe dal punto di vista finanziario, ma anche per un’azienda così ricca è spiacevole dover archiviare il bilancio 2016 con un passivo tanto pesante, da confrontare con l’utile di 103 milioni dell’anno precedente. La notizia buona è che questo ribaltamento di risultati, legandosi a fattori non ripetibili, dovrebbe essere per questa volta soltanto, poi gli utili promettono di ritornare.
Come si è arrivati a questo ribaltamento di prospettive, ancorché temporaneo? La Etihad spiega che le perdite del 2016 sono dovute soprattutto a svalutazioni di asset (1,06 miliardi di dollari su aeromobili) e alle perdite legate ad Alitalia e Air Berlin. La compagnia di Abu Dhabi ha registrato oneri per 808 milioni per effetto delle svalutazioni su attività ed esposizioni finanziarie relative a partner azionari, principalmente Alitalia e Air Berlin.
Non è che tutto si possa spiegare con le sole partecipazioni, e una spia di insoddisfazione generale riguardo alle strategie di gruppo, da parte della proprietà, si è accesa già con la recente decisione di togliere il timone all’australiano James Hogan. «La concomitanza di più fattori ha contribuito ai risultati deludenti del 2016», dice adesso il presidente di Etihad Aviation Group, Mohamed Mubarak Fadhel Al Mazrouei, sottolineando che comunque «i numeri record in termini di passeggeri trasportati nel 2016 confermano il ruolo cruciale di Etihad». Infatti, a leggere bene i numeri, pur essendo scesi i ricavi del gruppo a 8,36 miliardi di dollari (contro 9 miliardi nel 2015) i passeggeri sono aumentati al numero record di 18,5 milioni. Segno che la compagnia conferma il suo ruolo sul mercato. Una nota di Etihad aggiunge che «le perdite derivanti da attività di hedging sul carburante hanno pesato sulla solida performance del vettore».
Nel frattempo i commissari di Alitalia portano avanti il lavoro per risanare, salvare e rilanciare la compagnia. Lunedì verrà reso pubblico il bando con le richieste di invio delle offerte vincolanti da parte dei vettori aerei interessati a diventare soci di Alitalia. La data limite per queste offerte sarà il 2 ottobre – un po’ in anticipo rispetto alla prima scadenza ipotizzata, cioè la fine di quel mese. Si spera che arrivino proposte riguardanti l’ Alitalia tutta intera e non solo qualche sua porzione pregiata.