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 2017  luglio 28 Venerdì calendario

Jeff Bezos sul trono dei più ricchi

Ieri mattina in una camera da letto di una villa di Medina, Stato americano di Washington. «Alexa, chi è il più ricco del mondo?», chiede l’uomo, appena svegliato, guardando verso un aggeggio elettronico. «In queste ore sei tu, Jeff, per la prima volta», risponde la voce elettronica dell’assistente digitale di Amazon. «Non vorrei essere nei panni della tua collega Cortana», replica il miliardario. «Chissà come avrà dato la notizia a Bill Gates».
Non sapremo mai com’è stato – davvero – il risveglio del 53enne Jeff Bezos. Schivo com’è sulla sua vita privata (e soprattutto sui suoi averi). Ma sappiamo che ieri il fondatore, principale azionista, presidente e amministratore delegato di Amazon, la società di e-commerce, risultava il nuovo uomo più ricco del mondo con 91 miliardi di dollari (circa 78 miliardi di euro), secondo le stime della rivista Forbes. Tutto merito dell’aumento del valore delle azioni del colosso che ha consentito a Bezos di superare Bill Gates, il fondatore di Microsoft, che ieri «arretrava» di oltre cento milioni a quota 90,8 miliardi di dollari (77,9 miliardi di euro).
Secondo gli analisti Bezos chiuderà l’anno – salvo traumi – con oltre cento miliardi. Anche se nel pomeriggio è stato un continuo inseguirsi tra lui e Gates. Alle 18.30 (ora italiana) il patrimonio di Bezos ammontava a 91,7 miliardi di dollari. Cinque minuti dopo aveva perso 300 milioni. Alle 22.30 aveva nel portafoglio 88,7 miliardi, superato dal fondatore di Microsoft (89,8 miliardi) per i conti trimestrali sotto le attese di Amazon. Sorpasso confermato da un altro «contatore», il Bloomberg Billionaires Index: Bill Gates con 90,8 miliardi, Jeff Bezos con 89,8. Negli ultimi dodici mesi il primo ha guadagnato «solo» 8,45 miliardi, il secondo 24,5.
Ventidue anni fa Jeff Bezos, sposato e padre di quattro figli, aveva iniziato a vendere libri in un garage. «L’idea mi è venuta mentre lavoravo per un fondo comune d’investimento», ha raccontato all’università di Princeton. «Ma tra un impiego pagato bene e una start-up rischiosa ho deciso per quest’ultima: certo, era il percorso meno sicuro, ma che seguiva la mia passione. Sono orgoglioso di quella scelta». Chi non lo sarebbe, del resto, visti i numeri.
Oggi Bezos è proprietario non soltanto di Amazon, ma anche di un quotidiano che sta rivivendo tempi d’oro (il Washington Post ) e di una società per i viaggi nello spazio (Blue Origin). Ha acquistato l’abitazione più costosa di Washington e ne ha comprate altre a Beverly Hills e New York. È pure uno dei principali proprietari terrieri degli Stati Uniti con 1.214 chilometri quadrati di appezzamenti, quasi la metà della superficie della Valle d’Aosta.
Però non gli piace parlare di ricchezza. Secondo la Cnbc ha continuato a guidare una Honda Accord del 1996 «anche dopo essere diventato miliardario». E ripete – come Gates e Mark Zuckerberg (quinto più ricco, con 70,5 miliardi) – che la sua «missione» è cambiare il mondo, mica diventare ricchissimo.
Sarà. Però tra un libro comprato online e una copia di giornale, tra un (futuro) viaggio attorno alla Terra e un’interazione con l’assistente digitale Alexa, Bezos ieri sera è andato a dormire con 150 mila miliardi del vecchio conio.