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 2017  luglio 26 Mercoledì calendario

La sindrome del fenicottero rosa

L’estate 2017 è un’estate decisamente anni 80. Manca solo David Hasselhoff nuovo segretario del Pd, e il ritorno all’epoca di Goldrake e del Pennello Cinghiale è definitivo. Se la tesi non vi convince, ecco qui di seguito i tormentoni e i trend dell’estate in corso: 
1) Il ritorno dei gonfiabili. Questa è decisamente una faccenda dai contorni misteriosi. I gonfiabili sono sempre stati il marchio di riconoscimento dei vacanzieri sfigati, di quelli in coda sulla Salerno-Reggio Calabria a ferragosto col coccodrillo gonfiabile sul tettuccio della Panda. Da qualche mese a questa parte, basta aprire Instagram o frequentare una qualsiasi spiaggia da Siracusa a Lerici ed è tutto un tripudio di animali gonfiabili esibiti come status symbol. 
Cougars cinquantenni che cavalcano unicorni bianchi, ventenni ammiccanti a dorso di pony argento, rispettabili professionisti ultra sessantenni a galla su draghi alati fucsia. E poi c’è lui, la star, il Justin Bieber dei gonfiabili: il fenicottero rosa. Tutti, dalla Ferragni a Bob Sinclair a Diletta Leotta pubblicano selfie sul pennuto rosa shocking, abitudine che fa venire voglia di armarsi di punteruolo rompi ghiaccio e di trascorrere l’estate trafiggendo il pennuto gonfiabile, restituendo scettro e dignità al mitico coccodrillo gonfiabile anni ‘80. 
2) Gli anni ‘80 del sesso facile sono tornati. In particolare, l’estate del 2017 sarà ricordata anche quella in cui la gente ha deciso di accoppiarsi in pubblico come i randagi nella piazza del paese. La lista è lunga e variegata: ci sono i due che trombano allegramente ai fori imperiali nella posizione di chi si dà le spalle, il tizio che rovista negli slip della fidanzata in una piazza a Napoli, i due che ci danno dentro sul tetto a Catania, quelli del sesso orale in spiaggia a Jesolo, accanto ai bambini che giocano a palla e così via. Naturalmente, l’atto più contronatura dell’estate resta comunque quello torbido e ambiguo già nella categoria old/young di youporn: l’abbraccio tra Pisapia e la Boschi. 
3) Da qualche anno il tipico incidente estivo era il tizio che si feriva con l’elica del motore della barca o con la moto d’acqua, l’elicottero in avaria, il biposto che finiva in mare. Con l’estate 2017 si è tornati all’uomo contro la natura, all’essere umano contro la fiera feroce: il turista aggredito dall’orso in Trentino e il povero Veltroni azzannato da un cane alla festa dell’unità. Cane che non è stato abbattuto perché con una solida attenuante: aveva visto il nuovo film di Veltroni in anteprima. 
4) Focaccine dell’esselunga. Nell’estate dell’83 Vasco sbancava il Festivalbar con Bollicine, canzone dedicata alla Coca-cola (e probabilmente anche alla coca 
senza cola) che incarna il progenitore della marchetta, o per dirla come quelli che le marchette le fanno, del product placement nelle canzoni. Non è un caso che nell’estate più anni 80 di tutte, questa, sia diventata virale ‘focaccine dell’Esselunga’, un pezzo orrendo (volutamente, trattandosi di una via di mezzo tra una parodia e uno scherzo) che racconta la storia di un ragazzo innamorato delle focaccine di casa Caprotti. Una storia avvincente, probabilmente figlia di una congestione fulminante causata dalle stesse focaccine e dei conseguenti danni neurologici permanenti. Ode al carboidrato in antagonismo con la corrente gluten-free contemporanea, il supermercato anni 80 per eccellenza e una Lamborghini gialla, in apertura del video, da cui ti aspetteresti veder scendere Sandy Marton sotto effetto di stupefacenti: quanti ricordi. Ascoltandola, rimpiango gli anni 80 per un solo motivo: la censura della Democrazia Cristiana. 
5) Le gnocche più marchettare del web (rigorosamente con costumi interi o jeans a vita alta anni ‘80) hanno smesso di pubblicizzare a pagamento gioielli e rossetti, e sono passate a reclamizzare in massa il prodotto più anni ‘80 della storia: il beverone dietetico. Prima era Herbalife ora, si chiama Fittea. Da Belen alla Chiabotto, sono tutte lì sulle loro pagine Instagram a cercare di convincere le loro follower che loro non sono magre perché si nutrono di bacche e radici, no, ma perché bevono Fittea. Roba da risarcire Wanna Marchi e Stefania Nobile per ingiusta detenzione. 
6) Il ritorno del gossip da copertina e il trionfo del programma TV Temptation Island sono una chiara evocazione di quel gusto per gli inciuci trash che tanto erano di moda 30 anni fa. Ambra con Allegri, Salvini tradito dalla Isoardi, D’Alessio mollato dalla Tatangelo, Vacchi rimasto solo col suo vassoio galleggiante, la D’Amico incazzata per le sue foto con Buffon, siamo tornati ai paparazzi mimetizzati nei cespugli e ai direttori di giornali di gossip interpellati dai tg come i più importanti analisti di scenari mondiali. Riguardo Temptation Island invece, a guardarlo non pensi agli anni ‘80, ma li rimpiangi fortemente: i protagonisti infatti, da Alessio a Carmen a Valeria, non erano ancora nati. Bei tempi quelli. 
7) E-state. Il paroliere di Gabbani, medaglia d’oro a Sanremo con la delirante Occidentali’s Karma, ha capito dove tirava il vento e, per la hit dell’estate, ha tirato fuori dalla naftalina uno dei giochi di parole più anni ottanta dello stivale: e-state. Non c’è rassegna, spettacolo in piazza, festa patronale, sagra del carciofo spinoso e programma radiofonico il cui nome non includesse il suddetto gioco di parole, nella sua forma primigenia o rideclinato. R-estate con noi, fest-ate, e-state in città. E quando finalmente ce ne eravamo liberati, e il malefico calembour sopravvivevasoloinqualcheconcorsocanoro nell’entroterra del Cilento, la malefica coppia Gabbani-paroliere bucolico ce la ripropinano h24, in alta rotazione su tutte le emittenti radiofoniche nazionali. Arr-ESTATE-li.