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 2017  luglio 23 Domenica calendario

U2, Bono sfascia lo stadio. E paga a metà

Che bravi gli U2. Che bravi a farsi passare per dei fighi anche quando la figura che fanno è ben diversa. «Barbun», direbbe il cumenda Zampetti... ma magari si offendono e allora non lo diciamo. Il 12 luglio, nel mitico Olympiastadion di Berlino dove l’Italia vinse il Mondiale 2006, la band irlandese si è esibita davanti a 70mila persone in delirio, che a forza di saltare con i riff di The Edge hanno disintegrato il prato, trasformando il campo da gioco in un campo di patate. 
Tutto previsto, ovviamente. L’Herta, il club proprietario dell’impianto, aveva fatto firmare agli U2 un contratto con la quale la band garantiva di sistemare l’erba in caso di problemi. Per questo 90mila dei 130mila euro necessari per i lavori di ripristino saranno sganciati proprio dagli U2. E l’Olympiastadion sarà pronto per martedì, quando arriverà il Liverpool per un’amichevole celebrativa dei 125 anni del club tedesco. 
Ora, se vi pare un beau geste quello degli U2, andrebbe considerato che Paul Hewson, meglio noto come Bono Vox, il leader del gruppo, secondo il portale «Celebrity Net Worth» ha un patrimonio da 700 milioni di euro, ma c’è pure chi dice che arrivi al miliardo. «For love or money, money, money», cantava ai tempi di “Rattle and Hum”, quindi immaginate quanto gli siano pesati i 90mila euro. Un vero filantropo, Bono, lui che ha pure pagato un biglietto aereo per far viaggiare il suo cappello (la leggenda narra che lo aveva dimenticato a Londra e se lo era fatto spedire a un concerto spendendo 1.700 euro) e che, si vocifera nei salotti buoni, in un solo pomeriggio di shopping in via Montenapoleone a Milano ha strisciato la carta di credito per 160mila euro. 
Bono e soci sono talmente avvezzi coi quattrini che hanno blaterato per anni di debito da azzerare verso i Paesi del terzo mondo mentre, nel 2006, dopo un contenzioso col Fisco irlandese spostavano tutto nelle Antille Olandesi per salvarsi dall’Erario vampiro. Per questo è uno spasso sapere che lo stesso Bono è diventato in una settimana ambasciatore della finanza responsabile con la banca svizzera Ubs. Che pacchia fare il terzomondista, che pacchia dare lezioni di moralità... Bono, Grazie all’investimento sulle azioni Facebook realizzato dal fondo di private equity «Elevation partners» di cui è socio e co-fondatore ha da poco incassato 38 milioni di euro. Quanti campi di calcio ci ripianta?