22 luglio 2017
APPUNTI PER GAZZETTA - LE NUOVE NORME SULLA SICUREZZA STRADALEREPUBBLICA.ITPugno di ferro contro l’uso di telefonini e smartphone, guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e del casco
APPUNTI PER GAZZETTA - LE NUOVE NORME SULLA SICUREZZA STRADALE
REPUBBLICA.IT
Pugno di ferro contro l’uso di telefonini e smartphone, guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e del casco. E basta a fare cassa con Autovelox: ecco il senso della "Direttiva Minniti" un documento ufficiale che lancia la tolleranza zero per contrastare quelli che sono considerati i comportamenti più pericolosi, "con l’intento di favorire l’impiego diffuso della tecnologia non a fini esclusivamente sanzionatori, ma in modo funzionale e coerente con l’obiettivo di ridurre drasticamente gli incidenti stradali" come spiegano al Ministero dell’Interno. Autovelox nascosti, ecco le trappole segnalate dai lettori Navigazione per la galleria fotografica 1 di 10 Immagine Precedente Immagine Successiva Slideshow I numeri, allarmanti, sull’incremento degli incidenti stradali mortali registrati da Polizia di Stato ed Arma dei Carabinieri fino a metà luglio del 2017 ( + 1% rispetto allo stesso periodo del 2016) d’altra parte non potevano rimanere ignorati. Ed ecco - dopo la modifica al codice della strada sulle sanzioni per l’uso del cellulare alla guida e i bambini dimenticati in auto - la risposta. Una precisa direttiva corredata da un aggiornato disciplinare tecnico sulle modalità di collocazione dei dispositivi e dei mezzi tecnici di controllo per il rilevamento degli eccessi di velocità, adattato alle esigenze tecniche e normative intervenute in questi anni.
Ecco, punto per punto, tutte le principali novità:
• Il costante monitoraggio, da parte dei Prefetti, sulla collocazione dei sistemi di rilevazione della velocità affinché risultino motivati esclusivamente da condivise esigenze di sicurezza stradale;
• la riclassificazione e più efficiente definizione dei sistemi di rilevamento della velocità in tre grandi categorie : fissi (es. il Tutor ed il Vergilius) temporanei (l’autovelox) e mobili (apparecchiatura utilizzata da un veicolo in movimento);
• la taratura e verifica della funzionalità delle apparecchiature, che avverrà con cadenza annuale, come peraltro stabilito dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 113 del 29 aprile 2015;
• una precisa delimitazione delle attività di assistenza tecnica dei soggetti privati, che non devono mai interferire con quella dell’organo di polizia e comunque essere svolte sotto il controllo di quest’ultimo;
• le spese di accertamento gravanti sul trasgressore, che dovranno essere ben circostanziate e documentate;
• la possibilità di effettuare riprese frontali con dispositivi da remoto purché si proceda all’oscuramento automatico dell’abitacolo e quindi al non riconoscimento delle persone a bordo del veicolo;
• regole più puntuali, utilizzando apposito cartello, per presegnalare e rendere visibili le postazioni di controllo della velocità, che potranno funzionare anche su entrambi i sensi di marcia
ANSA
Incidenti stradali:direttiva Minniti,frenare aumento morti
Più di 800 vittime da inizio anno, agire su comportamenti
(ANSA) - ROMA, 22 LUG - Più di 800 morti dall’inizio
dell’anno, un aumento costante che ha fatto di questi primi sei
mesi e mezzo del 2017 il periodo peggiore dal 2001, più di 3.000
sanzioni in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso
per l’uso del cellulare alla guida. Il ministro dell’Interno
Marco Minniti corre ai ripari contro quello che lo stesso
Dipartimento di Pubblica Sicurezza definisce un «segnale
allarmante», l’aumento dei morti sulle strade italiane, con una
Direttiva che ha un’obiettivo chiaro: prevenire e contrastare i
comportamenti che rappresentano le principali cause degli
incidenti stradali e sono alla base della crescita esponenziale
degli incidenti mortali. Dal mancato uso dell’auricolare a
quello delle cinture, dalla guida in stato d’ebbrezza o sotto
l’effetto di droghe, fino al mancato utilizzo del casco.
I dati, d’altronde, sono chiari: dal 1 gennaio al 16 luglio
si sono verificati 39.049 incidenti, il 3,5% in meno del
2016, quando nelle stesso periodo furono 40.466. Ma nonostante
questo, l’aumento del numero dei morti è costante. Al 16 luglio
si attesta a +2,9% ma se si prendono i dati dei primi sei mesi,
l’aumento è del 7,4%, con le vittime passate da 745 a 800. Anche
il numero degli incidenti mortali, dal 1 giugno al 30 giugno, è
passato dai 695 dello stesso periodo dell’anno scorso ai 727 del
2017. E c’è un altro dato a preoccupare: a fronte di una
diminuzione del 10,5% del totale delle infrazioni, con un calo
di quelle relative all’eccesso di velocità del 26,8%, sono
aumentate del 15,1% quelle per l’uso del cellulare alla guida
(dalle 23.011 elevate dal 1 gennaio al 30 giugno 2016 si è
passati alle 26.948 del 2017). Telefonino che, per gli esperti
della Polizia Stradale, resta la prima causa di distrazione.
Ecco perché intervenire immediatamente, «con un’azione
coordinata di tutte le forze di polizia», sottolinea il
Dipartimento, è diventata una priorità. La Direttiva di Minniti
è stata emanata il 21 luglio e punta a favorire l’impiego
diffuso della tecnologia non solo a fini sanzionatori ma,
appunto, con l’obiettivo di ridurre drasticamente gli incidenti
stradali. Spetterà ai prefetti dare attuazione alla direttiva.
Allegate al documento ci sono poi una serie di interventi per
migliorare collocazione e utilizzo degli strumenti per il
controllo degli eccessi di velocità, alla luce delle novità
tecniche e normative. Si va dal costante monitoraggio da parte
dei prefetti sulla collocazione dei sistemi di rivelazione della
velocità, affinché servano esclusivamente ad esigenze di
sicurezza stradale, alla verifica annuale delle apparecchiature.
Si prevede inoltre la possibilità di effettuare riprese frontali
da remoto, purché si proceda all’oscuramento automatico del
veicolo e quindi al non riconoscimento delle persone a bordo, e
regole più puntuali per segnalare e rendere visibili le
postazioni di controllo della velocità. Le spese di accertamento
degli incidenti, che dovranno essere ben circostanziate e
documentate, infine, graveranno sul trasgressore.(ANSA).
Guidare con le infradito o con i piedi scalzi potrebbe costare caro. Sembra infatti che in caso di sinistro stradale l’assicurazione possa chiedere la rivalsa dopo aver pagato i danni causati.
Guidare con un abbigliamento non consono vìola due articoli del codice della strada, il 140 e il 142, che prevedono "che in ogni caso sia salvaguardata la sicurezza stradale" e che la persona alla guida debba "essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile", che con delle calzature non consone potrebbe essere difficile.
GUIDARE SCALZI
Il rimborso dei danni sarà a carico del conducente a meno che l’intestatario del contratto assicurativo non abbia firmato la clausola che prevede la rinuncia alla rivalsa per infrazioni al CdS.
VINCENZO BORROMEO SU REPUBBLICA
Vincenzo Borgomeo per la Repubblica
selfie alla guida 1
Cambio, radicale, di rotta: in arrivo il pugno di ferro contro chi usa il cellulare alla guida: le polemiche suscitate dalla "linea morbida" e dalla clamorosa (e diciamolo pure, vergognosa) mancata risposta all’appello della Polizia Stradale ha dato i suoi frutti. E’ in arrivo la sospensione della patente già alla prima infrazione e raddoppio delle multe. Significa che chi viene "beccato" la prima volta mentre usa il cellulare alla guida incappa in una sanzione che va da 160 a 640 euro e per chi viene preso la seconda volta da 320 a 1282 euro.
La sospensione per la patente poi diventa immediata: da 1 a 3 mesi per chi viene multato la prima volta e in caso di recidiva si arriva da 2 a 6 mesi. Più la decurtazione di 5 punti la prima volta, che diventano poi 10. La commissione trasporti della camera dei deputati ha infatti inserito un emendamento alle modifiche dell’articolo 173 del Codice della Strada che rende di nuovo (prima questa modifica c’era ma era stata stralciata) più dura la pena per chi guida mentre usa il cellulare.
cellulare alla guida 1
Era stato il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, ha spianare la strada a questa modifica, ora nero su bianco. "Uno dei nodi più significativi - aveva annunciato Nencini - che il governo intende sciogliere per garantire maggiore sicurezza sulle strade". Detto fatto: “In Commissione - spiega lo stesso Michele Meta, presidente della Commissione Trasporti della Camera dei deputati e relatore del testo - abbiamo pressoché ultimato l’esame degli articoli e degli emendamenti di una legge che ho ritenuto di presentare, alla luce delle diverse emergenze in tema di sicurezza stradale: poche e urgenti modifiche al Codice della strada per contrastare gli incidenti e i comportamenti più rischiosi”.
SMARTPHONE AL VOLANTE 5
“L’emendamento – continua il presidente – è stato appena presentato in un clima di piena condivisione, per affrontare e risolvere l’odiosa e pericolosa abitudine degli italiani di usare il telefono cellulare alla guida. Il nuovo testo segnerà un cambio di rotta decisivo, rispetto alle blande e inefficaci disposizioni attualmente in vigore, a cominciare dalla sospensione della patente fino a tre mesi prevista già alla prima infrazione e dal raddoppio in caso di recidiva. Aumentano anche le sanzioni pecuniarie e la decurtazione di punti sulla patente, a corredo di una norma che ha l’intenzione di incidere in modo positivo sulle abitudini alla guida degli italiani”.
“L’innovazione tecnologica – conclude Meta – deve essere sempre uno strumento per migliorare la sicurezza in automobile, come dimostrano le norme, anch’esse contenute
smartphone guida 7
nella legge in esame, sull’obbligo di dispositivi antiabbandono dei bambini. Quando invece le tecnologie diventano un fattore di distrazione, come testimoniano gli studi recenti sulle cause degli incidenti stradali, bisogna avere il coraggio di rispondere con una norma choc come questa".
GOVERNO SUDAFRICANO
I pedoni sono spesso distratti mentre camminano, impegnati a rispondere ai messaggi o a controllare i social, ma, a parte regalare scene esilaranti, mettono a rischio la vita propria e altrui, così il governo sudafricano ha deciso di realizzare un video per sensibilizzare sulla necessità di una condotta sicura.
caduta in acqua mentre messaggiava
CELLULARE IN AUTO
La campagna si chiama ‘#ItCanWait’, e scongiura le persone di fare attenzione, soprattutto se sono alla guida di un veicolo. Una recente ricerca ha rivelato che il 26% degli adolescenti americani fra i 16 e i 17 anni manda messaggi al telefono mentre è alla guida, e questa distrazione è la causa di gran parte degli incidenti stradali.
caduta di un chattatore seriale
Da marzo 2017 anche la Gran Bretagna ha inasprito le pene e le multe per chi si distrae al telefono mentre conduce un veicolo.