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 2017  luglio 21 Venerdì calendario

Churchill (prima di Clooney) sul lago di Como

C’era una piccola folla di cronisti ad attenderlo, ma lui aveva dato disposizioni che quell’inizio di settembre sulla sponda occidentale del lago di Como avrebbe voluto goderselo da solo. O meglio da solo con la figlia Sarah. Non stiamo parlando di George Clooney, anche se lo scenario è lo stesso. Cinque chilometri prima di Laglio e oltre mezzo secolo prima dell’attore americano, il 3 settembre 1945 arrivò sulle sponde lariane, a Moltrasio, nella villa messa a disposizione dal tycoon della chimica italiana, Guido Donegani, l’ex primo ministro inglese, Winston Churchill. La villa delle Rose era in quei mesi sede delle autorità Alleate che avevano l’incarico di esaminare la documentazione recuperata nei luoghi che avevano visto la fuga di Benito Mussolini, travestito da soldato tedesco, verso il confine svizzero. Una fuga culminata poco più a Nord il 28 aprile di quel 1945 nella fucilazione a Giulino di Mezzegra. Ed era forse il fantasma del Duce che Winston rincorreva, o meglio i documenti contenuti nelle borse custodite nella banca di Domaso, dove Churchill fu visto entrare. Come intuì il cronista Indro Montanelli, sir Winston non era andato a Moltrasio per dipingere, ma forse per vedere i documenti segreti che riguardavano i suoi rapporti con il dittatore italiano. Di quel soggiorno sul lago di Como ci restano alcune istantanee di Churchill con il generale Harold Alexander a Menaggio, tutti e due impegnati con cavalletti e colori, e una domanda: ma il carteggio con Mussolini è mai esistito?