La Stampa, 20 luglio 2017
«Così ne ho fatto un lavoro. Ho fondato un’agenzia per chi sceglie di trasferirsi». Intervista a Pierangelo Perazzi
«Abbiamo aiutato tanta gente a trasferirsi qui, molti pensionati. La casa costa meno. Per fare la spesa spendi il trenta per cento in meno. La benzina costa la metà. Non serve il riscaldamento, a gennaio ci sono 22-23 gradi. E soprattutto si paga meno di tasse». Pierangelo Perazzi da 12 anni vive alle Canarie. Aveva trent’anni quando ha fatto questa scelta, una moglie e una bimba di tre mesi. Oggi gestisce vivereallecanarie.com, una agenzia che ha 17 addetti, tra fissi e collaboratori. Uno anche a Londra. «Fino alla Brexit – spiega – eravamo d’appoggio a tutti gli italiani che volevano lasciare l’Inghilterra e venire alle Canarie».
Perché lei si è trasferito là?
«Ero un imprenditore edile stanco della pressione fiscale e ho deciso di andare via. Un posto valeva l’altro. Brasile, Thailandia, Stati uniti. Alla fine ho scelto questo posto. Fa parte della Ue, la lingua non è l’inglese ma lo spagnolo. I bambini stanno bene. Crescono in un ambiente internazionale, ci sono tanti tedeschi, olandesi, scandinavi. Mica siamo gli unici a emigrare qua. Zero violenza, poca droga, niente raffreddori».
E poi l’azienda.
«Ci occupiamo di tante cose: immobiliare, fiscalità, burocrazia, amministrazione. Tutto per chi vuole venire qui. Abbiamo anche un pacchetto di prova. Si viene qui una settimana a vedere com’è il posto, prima di prendere decisioni».
Qual è il profilo di chi viene? Pensionati?
«I primi sette anni erano tutti pensionati. Oggi arrivano pensionati ma ci sono anche tante famiglie. A Fuerteventura ormai sono tutti italiani».
Qual è il vantaggio?
«Le Canarie hanno un regime fiscale agevolato. Se la pensione non raggiunge i 22mila euro lordi non ha l’obblligo della dichiarazione e non si pagano le tasse. L’Inps eroga la pensione lorda al governo spagnolo che trattiene la tassazione del posto. È vantaggioso soprattutto per le pensioni basse. Più è bassa più è vantaggioso».