ItaliaOggi, 19 luglio 2017
Diritto & Rovescio
A.M., 54 anni, di Vibo Valentia, faceva l’avvocato nella sua città ed era anche professore putativo a mille chilometri di distanza in due diversi istituti tecnici, quello di Codogno e quello di Lodi. Dico che era un professore putativo perché in 5 anni ha fatto 1.500 giorni di assenza fra malattie, congedi e aspettative per motivi familiari. Ciò non gli impediva di partecipare a 250 udienze in tribunale e a 123 udienze davanti al giudice di pace e di girare per l’Italia a seguito dei suoi clienti pur non essendo come Sant’Antonio da Padova, dotato di multilocazione, che è la dote per cui si può essere contemporaneamente presenti in più posti. Il gip, fortunatamente, ne ha disposto l’arresto. Un alto dirigente americano di una multinazionale con base a Roma mi diceva: «In Italia, fra i dipendenti pubblici, avete degli autentici eroi. Perché, potendo stare a casa senza che succeda nulla, quasi tutti si presentano ugualmente al lavoro. Da noi, in Usa, se non ci fossero le sanzioni credibili, come da voi, non si presenterebbe nessuno al lavoro».