CorrierEconomia, 17 luglio 2017
Racchette d’oro (e non solo per gli uomini). È l’unico sport dove anche le donne vincono milioni. E con le sponsorizzazioni...
Aperto ai professionisti solo dal 1968 (da quella data è convenzione far iniziare l’era Open), il tennis è l’unico sport che – tra mille ricorrenti polemiche – nell’arco di meno di mezzo secolo ha permesso alle donne di arrivare a guadagnare quanto gli uomini. Tanto, cioè. Il recente torneo di Wimbledon ha messo in palio lo stesso montepremi per entrambi i tornei di singolare: un assegnuccio di 2,2 milioni di sterline è finito nelle tasche di Mister e Miss Tennis. In un circuito di tornei già ricco di suo, le quattro popolarissime prove dello Slam – Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e Us Open – rappresentano un jackpot formidabile: sponsorizzazioni, diritti tv e vendita di biglietti (gli stadi dei quattro Major sono sempre esauriti) hanno fatto impennare i prize money: per il sesto anno consecutivo Wimbledon ha incrementato il suo già mostruoso montepremi, 3,5 milioni di sterline in più rispetto al 2016 che ne fanno lo Slam – oltre che più prestigioso – più ricco. Alla faccia della Brexit. Ma i premi sono soltanto una – e non la principale – delle voci che costituiscono le entrate stagionali di un tennista di alta classifica.
Sono gli endorsement, le sponsorizzazioni personali, a rappresentare la maggior fonte di guadagno per i superprofessionisti del tennis. E così, se il serbo ex numero uno del mondo Novak Djokovic alla vigilia di Wimbledon era in vetta alla classifica dei premi intascati in carriera (109.447.408 dollari), il dominatore assoluto del ranking stagionale degli sponsor è sua maestà Roger Federer, il tennista più ambito dai grandi marchi internazionali.
Prendendo in esame il periodo giugno 2016-giugno 2017, «Forbes» piazza il maestro svizzero al quarto posto di un ranking dominato dal calciatore più popolare dell’orbe terracqueo: con 93 milioni di dollari (58 dal Real Madrid più 35 dagli sponsor) Cristiano Ronaldo guarda il mondo dello sport dall’alto in basso, tallonato da un cestista (LeBron James) e dal collega del Barça Leo Messi. Ed eccolo, a ruota, il divino Roger, con 6 milioni di prize money (a gennaio ha vinto l’Australian Open) e 58 dai fedelissimi marchi: un’enormità, spalmata su 12 mesi, più di qualsiasi altro sportivo in attività.
Nell’invidiatissimo portfolio di Federer (Nike, Mercedes, Rolex, Credit Suisse, Wilson) è appena entrato il gruppo Barilla. Nessuna cifra ufficiale per fare pubblicità agli spaghetti made in Italy, ma si vocifera di 40 milioni di dollari per un accordo pluriennale. La prima donna in questa classifica, Serena Williams, 51esima con 27 milioni di dollari (8 di prize money più 19 in endorsement), in licenza di maternità, dovrà giocare molto a lungo per tentare di eguagliarlo.