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 2017  luglio 16 Domenica calendario

Il caso delle donne incinte sui barconi. «Il fenomeno è in grande aumento»

ROMA Sono oltre 86mila, per la precisione 86123, i migranti sbarcati nel nostro Paese dal primo gennaio fino al 13 luglio, secondo gli ultimi dati del Ministero dell’Interno. Il 10,05% in più rispetto allo stesso periodo 2016, quando erano 78.255. Un aumento significativo che, al di là dei numeri, racconta nuove storie di disperazione. A crescere, infatti, sono anche gli sbarchi delle categorie più deboli, minori non accompagnati e donne in stato interessante. Basta guardare i dati degli ultimi tre giorni per rendersene conto.GLI ARRIVI
A Bari, ieri, sono arrivati 644 migranti, tra i quali molti minori e donne in gravidanza. Nella stessa giornata, a Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza, i migranti sono stati 923, 14 donne incinte, 203 minori. Appena 24 ore prima, sono stati 934 i migranti fatti scendere a Salerno: 125 le donne delle quali sette in gravidanza e una in travaglio, nonché 14 minori e due neonati. Il giorno precedente, a Porto Empedocle erano sbarcati 386 stranieri. Tra questi, 55 donne, dieci in stato interessante. Risalendo ancora più indietro nel tempo, sempre a Salerno, il 29 giugno, sono giunti 1215 stranieri: 11 partorienti, 13 neonati e 256 minori. Solo dieci giorni prima, tra i 1045 profughi approdati a Reggio Calabria si contavano 158 donne, ben 28 delle quali prossime a partorire, e 20 minori. «Crescono i numeri degli sbarchi e di conseguenza aumentano anche quelli di donne e bambini che si mettono in viaggio – spiega Gabriele Iacovino, analista Ce.S.I.-Centro Studi Internazionali – Anni fa erano perlopiù uomini in età da lavoro, oggi il business degli scafisti si è ampliato, le partenze per una mera economia di scala costano meno, sono più facili. Non è possibile sapere quante donne si imbarchino già in gravidanza, di sicuro molte vengono violentate lungo il tragitto. Alcune sbarcano da noi in stato interessante, altre partoriscono durante il trasferimento».
LA VIOLENZA
La catena di violenze cui sono sottoposte le migranti, che ha nello stupro il suo culmine, sembra destinata a non avere fine e, forse, drammaticamente, perfino a inasprirsi. Questione di numeri e di trend, che vedono gli sbarchi in sensibile aumento. E forse pure di false informazioni ed efferate strategie. Partorienti e minori non accompagnati vengono accolti più facilmente, proprio perché categorie deboli, senza contare la legge sullo Ius soli, che, ancora in discussione, secondo molti suonerebbe, oltre confine, già come una promessa. «L’aumento di partorienti e la migliore accoglienza che ricevono non sono ovviamente collegabili secondo un meccanismo matematico. Non possiamo comunque fare finta che le notizie del nostro Paese non arrivino dall’altra parte del Mediterraneo. La causa rimane da ricercare nell’allargamento del business degli scafisti: crescono le cifre totali, quindi anche quelle delle fasce deboli».