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 2017  luglio 15 Sabato calendario

La cugina di Renzi: «Vado via, non riesco più a coprire Matteo». Intervista a Elisa Simoni

«Matteo ha scelto di spostare il Pd al centro e di isolarlo, e ha detto che chi non è d’accordo può scendere dal treno. Io sono una mediatrice, nei Ds ero l’ala destra, non sono mai stata antirenziana. Ma a questo punto restare non ha più alcun senso». Elisa Simoni, deputata toscana di Figline Valdarno, a due passi da Rignano, nota come la cugina di Renzi per via di una lontana parentela, lascia il Pd per seguire Bersani e Speranza in Mdp.
L’ha detto a suo cugino?
«Certo che sì, ne ha preso atto e ci siamo augurati buona fortuna».
Non ha cercato di trattenerla?
«L’ho detto a lui e agli altri dirigenti a cose fatte. Non volevo essere trattenuta».
Altri la seguiranno?
«La mia sofferenza è condivisa da tanti. Ed è enorme. Spero che il segretario lo capisca e la smetta di dire “accomodatevi fuori” a chi vuole salvare il centrosinistra».
Pensa che Renzi tornerà sui suoi passi e ascolterà questa sofferenza?
«Se grazie anche al mio addio capisse che dentro il Pd sta succedendo qualcosa di molto rilevante ne sarei felice».
Orlando e gli altri combattono da dentro.
«L’ho fatto per anni, cercando di coprire Matteo a sinistra. Ma dopo quello che ha detto sugli immigrati come fai a spiegare alle persone che il Pd è ancora di sinistra? E poi all’ultima direzione a ogni critica Matteo ha risposto come fosse un sabotaggio, o come un tentativo di regicidio. Lui pensa di tornare al 40%, in realtà ha ucciso il centrosinistra e sta suicidando il Pd. Io vado dove sono già andati tanti nostri elettori».
Non crede che il Pd possa recuperare consensi?
«Nel 2014 il partito prese il 40% quando il centrodestra era allo stremo e anche il M5S viveva una fase difficile. Da allora è cambiato il mondo. Gli elettori credettero alla promessa di un cambiamento del Paese e in un nuovo gruppo dirigente. Poi abbiamo governato ed è evidente che quella promessa è stata un bluff. Renzi non solo ha deluso le aspettative, ma ha bruciato la generazione dei quarantenni alla guida del Pd».
Se ne va perchè teme di non essere ricandidata?
«Guardi, io sono toscana. Dalle mie parti il Pd ha il 40% e Matteo ha preso il 90% al congresso. Fuori dal Pd sarà molto più difficile essere rieletta».
Pisapia minaccia di non candidarsi...
«Non ne farei un caso. Il messsaggio che sta lanciando è che la nuova sinistra deve allargarsi il più possibile alla società, al civismo».