Corriere della Sera, 15 luglio 2017
Mutande blu e spalline rosa, il Minculpop di Wimbledon non gradisce
E venne il giorno in cui, nel suo zelo di autoconservazione, Wimbledon si occupò della biancheria intima. Impegnato sul campo 18 (estrema periferia wimbledoniana) in un match del torneo junior, Jurij Rodionov è stato avvicinato dalla signorina Lucy Grant, vestita con i colori del circolo. «Ragazzo abbiamo un problema: le tue mutande». Sotto la polo bianca, Jurij ha scostato l’elastico dei calzoncini bianchi, trovando l’elastico di slip – effettivamente – blu. «Quando servi, si vedono...» gli ha detto Lucy. Reo di trasgressione della regola del predominantly white, in vigore solo da 140 anni, Rodionov è stato invitato a cambiarsi. «Small, medium o large?». Le mutande nuove le ha offerte l’All England Club, che non guarda in faccia nessuno. Per una spallina rosa del reggiseno sfuggita dalla t-shirt, Venus Williams è stata redarguita e invitata a provvedere nella sospensione per pioggia del primo turno e Federer, anni fa, dovette lasciare in spogliatoio le scarpe (bianche) con suola arancione. Però ieri Berdych ha giocato sul centrale con il colletto giallo. Il Minculpop, forse, stava prendendo il tè delle cinque.