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 2017  luglio 14 Venerdì calendario

La vita on the road del tifoso Marchino. Da un ritiro all’altro grazie ai giocatori

Marchino non piange mai. Semmai sei tu che ti commuovi. «Mio papà non l’ho mai conosciuto, mia mamma mi ha abbandonato, l’ho ritrovata quando se ne stava andando, giovane. Mio fratello e mia sorella sono in una comunità. Sono cresciuto con gli zii, uno è morto». Aiuto... Marchino, di cognome Vanoni, ha 48 anni, è cresciuto a Varese, la maggior parte del tempo la trascorre a Novara. Dove Marco Rigoni, ieri calciatore, oggi brand manager del club, lo ha adottato. Ma ora va in giro per ritiri. «Nella mia vita c’è solo il calcio. E...le donne». Anche se Marchino una fidanzata non l’ha avuta mai. «Non ho mai lavorato, mai uno stipendio». Ma qualche soldo in tasca lo tiene. Gentili omaggi dei calciatori che gli vogliono bene. «Ho studiato da bambino, ma non ho mai letto un libro, seguo il calcio sulla Gazzetta, al bar, e negli stadi». Dove è una presenza fissa. Marchino non ha un bancomat, né una valigia, però ha tre cellulari, qui uno e da cambiare, ed è vestito col materiale delle squadre. Dove dorme? «Dove capita, anche su una panchina, qui a Peio a volte in un ambulatorio». Ama vivere così. «Esatto. Alla giornata. Sempre».
SOLDI Il signor Vanoni ora fa base al ritiro del Cagliari. Cosa fa? «Il talismano. Dove vado porto bene. E cerco di rendermi utile. Do una mano ai magazzinieri, alla Maceratese con Bucchi ho fatto qualche cosa in più. Aiuto a non perdere i palloni che finiscono fuori. Poi, chi vuole, mi accontenta. Io non chiedo niente». Insomma... Aspetta fuori. «Borriello è un grande, è umano. Sau e Farias sono stati carini, Faragò lo conosco da Novara». Marchino ha un debole per gli attaccanti. Borriello, Bucchi e Paloschi sono i suoi amici. Li cattura così: «Vedrai che segni, se fai gol domenica mi fai un regalo». Lo accontentano. Venti, 50, 100 euro. «Mi faccio tra i 1200 e i 1500 euro al mese. Gli italiani sono più generosi. Uno una volta mi diede mille euro. La cifra più alta. Li spesi subito». Come? Marchino ha un debole per le donne. «Ma una fidanzata non la voglio. Non la potrei mantenere e alle donne devi far fare una bella vita».
NOVARA Lunedì Marchino, che nasce interista, piomberà nel ritiro del Sassuolo: «Devo andare da Bucchi. Gli devo tanto, l’ho conosciuto al Perugia». Prevede tappe da Samp, Spal, Perugia. A Milan e Inter si dedica d’inverno. «Quando sono a Novara dove devo tutto a Marco Rigoni. Lui mi ha pure fatto conoscere il proprietario dell’hotel Cavour e spesso dormo lì. Le partite del Novara le vedo». Rigoni conferma: «Per me Marchino è un figlio. Non l’ho mai lasciato. È una persona buona». Marchino assicura: «Non ho mai rubato, mi basta stare attorno nel calcio». Rigoni: «Una volta lo portai con me a Positano in uno dei migliori ristoranti. Gli servirono una pasta ai frutti di mare. La diede indietro. “La voglio in bianco”. È solo innamorato del pallone. Per questo gli vogliamo bene».