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 2017  luglio 14 Venerdì calendario

Non solo treni, Fs sfida Flixbus

Non solo treni: le Ferrovie dello Stato hanno esteso la loro attività agli autobus a lunga distanza creando una società per il settore, Busitalia Fast, e intanto proseguono la crescita fuori dai confini acquisendo un’azienda in Olanda, che si chiama Qbuzz e nei Paesi Bassi di dedica al trasporto locale con i bus.
In Italia nel trasporto locale su gomma le Fs sono già presenti da qualche anno con varie società che recano il marchio Busitalia; ora il passo ulteriore, cioè la nascita di Busitalia Fast, viene presentata dalle Fs come un’intenzionale sfida a Flixbus, il gruppo internazionale arrivato anche in Italia offrendo il servizio delle corriere a lunga distanza e a basso prezzo. «Sarebbe stato assurdo lasciare il mercato a Flixbus, e così abbiamo deciso di entrare come concorrenti» dice l’amministratore delegato delle Ferrovie, Renato Mazzoncini.
Il numero uno di Fs dice che «il modo più veloce e più serio per partire era di mettere insieme le nostre capacità con quelle di chi già operava nel settore. E così abbiamo deciso di acquisire l’azienda calabrese Simet, un operatore storico».
Busitalia Fast ha una flotta di 60 autobus, collega ogni giorno 15 regioni italiane e oltre 90 città fra Italia e Germania e da quando il servizio è partito ad aprile ha registrato un +20% di passeggeri. «Saremo concorrenti di Flixbus in un mercato che sta crescendo molto», dichiara Mazzoncini, che tiene a precisare che dietro le norme anti-Flixbus «non c’è Fs» come si è vociferato.
Il riferimento è ai molti tentativi di bloccare l’attività di Flixbus a cui si è assistito in Italia a livello politico e amministrativo. Il più recente riguarda una disposizione della «manovrina» che (a seconda delle interpretazioni) potrebbe intralciare o addirittura impedire del tutto da ottobre l’attività di Flixbus. Un paio di giorni fa sia il Garante dei trasporti Andrea Camanzi sia ilo ministro dei Trasporti Graziano Delrio si sono impegnati a evitare lo scenario peggiore, ma regna l’incertezza.
Per conto delle Fs Mazzoncini dice addirittura: «Siamo stati presi in contropiede dal rischio della scomparsa del concorrente. Paradossalmente, quando si è cominciato a parlare di queste norme ci siamo dispiaciuti. Stiamo entrando sul ring e c’è il rischio che il Parlamento ci faccia sparire l’avversario proprio nel momento più divertente della battaglia».
Quanto a Flixbus, il direttore per l’Italia Andrea Incondi ribatte: «Ben vengano nuovi servizi sul mercato, ma l’importante è che sia garantita una concorrenza reale ed effettiva, una garanzia che oggi ancora manca. Non capiamo perché Mazzoncini abbia voluto precisare che non c’è Fs dietro l’emendamento anti-FlixBus: noi non lo abbiamo mai pensato. Quel che è certo è che se la politica decide di mettere Flixbus fuori gioco, è Fs/Busitalia che ne trae vantaggio».
Intanto Busitalia ha firmato l’accordo per acquisire la società olandese Qbuzz, uno dei principali operatori di bus e tram in Olanda. Qbuzz ha un fatturato di 190 milioni di euro, un parco mezzi di 614 bus (inclusi quelli elettrici) e 26 tram e trasporta 160 mila passeggeri al giorno.