la Repubblica, 13 luglio 2017
Il Casinò sbanca la Regione. Il conto? 1100 euro a testa
MILANO Il Casinò di Saint Vincent sbanca la Val D’Aosta e lascia un buco di 1.100 euro parola della Corte dei Conti nelle tasche di ogni cittadino della Regione. Roulette e slot machine sono stati per anni il bancomat dell’ente autonomo che ne controlla il 99% del capitale. Da 10 anni a questa parte però il vento è cambiato.
La concorrenza online ha messo in ginocchio le giocate. «Scelte non ponderate e operazioni ardite di ingegneria finanziaria», come ha riassunto in una relazione la seconda commissione regionale, hanno imbottito di debiti il gruppo.
Risultato: dal 2007 ad oggi la municipalizzata del tavolo verde ha macinato perdite per oltre 80 milioni e creato, per i giudici contabili, un presunto danno erariale di 140 milioni.
I guai del Casinò pubblico sono figli di una faraonica politica di crescita e di investimenti immobiliari, comprensivi di un nuovo hotel a quattro stelle.
Spese sovradimensionate arrivate in un momento in cui le case da gioco tradizionali sono state travolte dalla concorrenza via web. I nodi sono arrivati tutti al pettine con un effetto domino che ha travolto pure la giunta.Mettere in salvo ora l’azienda dopo le «scelte non ponderate e i lavori sovrastimati» come dice il rapporto della commissione regionale, non sarà facile.
Le opere fatte, oltre che costose, hanno creato strutture «non adeguate al posizionamento concorrenziale di una casa da gioco». Come dire che sono nate vecchie, anche perché il management, cullato nella bambagia degli aiuti pubblici, «ha manifestato difficoltà ad esprimere un percorso di riorganizzazione aziendale credibile e verificabile aldilà del semplice ottimismo di piani di rilancio inattendibili». Parole che sono pietre.
La vera speranza dei valdostani è ora quella di non dover più aprire il portafoglio. Il salasso, di sicuro, non è finito: la Regione ha spiegato di dover onorare gli impegni assunti nel passato, quantificati a fine 2016 con un assegno in più da 48 milioni. Poi forse si potrà voltar pagina. Il governo ha dato via libera alla possibile privatizzazione del Casinò. E forse – visto il curriculum vitae – sarà una buona notizia per tutti.