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 2017  luglio 13 Giovedì calendario

Il paese in preghiera contro il concerto di Marilyn Manson

La petizione che ha già raggiunto 2.600 firme inizia così: «Rispettabili signori, vorremmo esporvi qualche perplessità riguardo il concerto di Marilyn Manson, previsto per il 26 luglio a Villafranca di Verona».
I destinatari sono il sindaco del cittadina veneta, la giunta comunale e gli educatori comunali. I promotori invece sono gruppi di cittadini cattolici che in nome della libertà di espressione chiedono di fermare l’avanzata del «diavolo», ovvero la stella internazionale Marylin Manson, «bruciatore di Bibbie» (la rockstar ne ha bruciata una sul palco a Firenze nel 2015).
Da sei mesi la vita a Villafranca di Verona è in subbuglio. Da quando si è saputo che Manson avrebbe suonato al festival musicale di luglio. A movimentare la scena sono state le comunità cattoliche e tutte le parrocchie sostenute dal vescovo di Verona Giuseppe Zenti. Il fronte è molto attivo nelle chiese come sui social. L’obiettivo è fare pressione sulle autorità. Il circolo Christus Rex accusa il sindaco Mario Faccioli di essere «complice della secolarizzazione». I fedeli sono invitati a pregare e recitare rosari riparatori.
Nei giorni scorsi tutti i parroci di Villafranca hanno ricevuto dal vescovo una lettera da leggere durante la messa. Nella missiva, il monsignore ha assicurato la sua vicinanza di pastore, ha ringraziato «chi sta pregando» e ha bollato come «demente ancor prima che sacrilego» l’atto di bruciare la Bibbia. «Qualcosa contro cui dovrebbero insorgere tutti i cristiani». E i cristiani, tanti, hanno aderito all’appello. Don Andrea della parrocchia Madonna del Popolo difende il suo superiore: «È dispiaciuto, come lo sono anch’io. Quello ha bruciato la Bibbia».
Chi non gradisce quanto sta succedendo è il sindaco. Faccioli attacca il vescovo: «Sbaglia. Qui si possono incendiare gli animi con il rischio di creare un problema di ordine pubblico, con tutti i matti che ci sono in giro». Una polemica che non ha niente del «Peppone e don Camillo», lo scontro tra il sindaco comunista ateo e il sacerdote. Faccioli, dice, ha una zia suora, è di destra, è cattolicissimo, va in chiesa ed è cresciuto «a pane e parrocchia». «Io non so chi sia questo signore che fa il concerto e nemmeno m’interessa. Il vescovo non lo vuole? Bene, paghi i danni della rottura del contratto. Ma stiamo scherzando?». I fedeli però non si piegano. Manson non deve cantare («Disprezza i valori che sono fondamento della nostra società»). E sono pronti a usare l’arma dei rosari.