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 2017  luglio 13 Giovedì calendario

Sit-in e dossier, non si ferma la protesta dei no vax

ROMA Niente voto di fiducia e neppure segreto. Un’intesa tra Pd e FI ha evitato i due meccanismi parlamentari che avrebbero complicato ancora di più il percorso del decreto sull’obbligatorietà di 10 vaccinazioni per i bambini tra 0 e 16 anni iscritti a scuola.
Respinta anche la richiesta del Movimento 5 Stelle di non passare al voto, ieri è cominciato l’esame degli emendamenti, un’accesa discussione intercalata da urla e contrasti. In cambio della rinuncia alla fiducia da parte del governo, i forzisti hanno ottenuto l’introduzione di una norma, modificata rispetto al testo iniziale sulle vaccinazioni in farmacia. Polemiche anche sulla questione delle vaccinazioni ai giovani migranti che sbarcano in Italia. La ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha controbattuto con energia agli attacchi: «No all’anti scienza, l’obbligo è l’unica via per far risalire le percentuali di immunizzazione del Paese».
Oggi si ricomincia. Il decreto potrebbe essere approvato entro la fine della settimana o a inizio della prossima. La protesta dei contrari continua davanti a Palazzo Madama, dove sono riunite in sit-in anche tante mamme. Carolina Carrara ha partecipato al corteo di Pesaro, domenica scorsa: «Ci chiamano no vax erroneamente. Siamo un movimento spontaneo di genitori. Non rifiutiamo i vaccini ma li vogliamo sicuri, puliti, monodose e pretendiamo di essere lasciati liberi di scegliere. Devono ascoltarci».
Sabato prossimo ci sarà una fiaccolata a Assisi, il 24 un secondo corteo a Roma. Il pensiero delle associazioni si riassume nell’intervento del senatore Vincenzo D’Anna (Ala) che usa il termine «fetenzia». Mentre ai giornali viene inviato uno «studio pilota comparativo sulla salute dei bambini statunitensi tra sei e dodici anni», basato sulle risposte dei genitori di 666 bambini a questionari online, pubblicato su Journal of Translational Science. Conclusioni (da valutare con prudenza, precisano gli stessi autori): i vaccinati hanno più malattie dei non vaccinati.