Corriere della Sera, 12 luglio 2017
Tour, il ciclone Kittel spazza via gli avversari col «risucchio»
BERGERAC Con la potenza di un aspiratore industriale (2.000 watt) e la velocità di uno scooter (69 km/ora), Marcel Kittel porta a casa la sua quarta volata al Tour. Non avesse frenato a Vittel per una caduta (dando a Demare l’illusione di essere il re degli sprinter) sarebbe l’en plein. Kittel aspira i rivali con uno sprint «a risucchio» diverso dal passato. Il tedesco lascia che gli avversari (compreso un rissosissimo Bouhanni) si scannino davanti a lui fino ai 120-150 metri e a quel punto lancia la sua progressione su una traiettoria opposta alla loro. Non è il più veloce ma la sua capacità di reggere l’agonia muscolare è inarrivabile. Ieri ha toccato i 69 km/ora contro i 70 di Gronewegen. Quel ritmo (che ha retto solo per 1”) l’olandese l’ha toccato a 125 metri dal traguardo, Marcel a 90 metri, sostenendo poi quella velocità mostruosa per il triplo del tempo. Da qui il vistoso effetto risucchio.
«Sono nella forma della vita – sorride il tedesco – e mi godo ogni vittoria. La maglia verde? Non è obiettivo primario». Le probabilità che Kittel arrivi a Parigi in verde salgono. Ci sono altre quattro tappe per ruote veloci e il rivale Matthews viaggia a oltre 100 punti. Tra feriti (Cavendish), squalificati (Sagan), puniti dal tempo massimo (Demare) e poco vispi (Greipel, Bouhanni multato di 200 franchi e penalizzato di un minuto), Kittel può sprintare con serenità. Ieri ha battuto il redivivo Degenkolb, Groeneweg e Selig. Nella sua Quick Step due gregari spiccano. Uno è Fabio Sabatini, che lo porta in carrozza ai 300 metri. L’altro il belga Vermote, corridore-ragioniere. «Julian – spiega Kittel – fa due cose come nessun altro. Calcola esattamente quando andare a prendere la fuga e poi si piazza davanti a tutti e non lascia scappare nessuno». Il ragionier Vermote, nelle cinque volate disputate, ha concesso ai fuggitivi (ieri i francesi Gesbert e Offredo) tra 3’50” e 4’20” di vantaggio massimo e ha spento le loro illusioni puntualmente a 5 chilometri dal traguardo.