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 2017  luglio 11 Martedì calendario

Sulla tomba di Benito Mussolini 150mila persone all’anno

Alla fine si torna sempre a parlare di lui: Mussolini. È morto da più di settant’anni ma continua a dividere e a far discutere. Certo, azzardare quanti siano i nostalgici del Duce, oggi, è un’impresa piuttosto ardua. Ma ci sono alcuni dati che riescono a dare un’idea di quanto il “fascismo” sia ancora un marchio di un certo interesse, anche commerciale. 
Partiamo da ebay, allora, il sito simbolo delle vendite e delle aste online. Digitando la parola “Mussolini” vengono fuori la bellezza di 14.939 risultati. C’è di tutto. Dal classico busto (in vendita a partire da 20 euro) fino a ricercati oggetti di antiquariato (e qui, inevitabilmente, i prezzi salgono). Esiti simili si ottengono pure con la parola “fascismo”: 19.292 annunci. Anche in questo caso si trovano oggetti di ogni tipo, però in gran parte si tratta di innocui libri di storia. 
Uscendo dal web e tornando nel mondo reale, va rilevato che sono parecchie, circa 150mila, le persone che ogni anno vanno a Predappio, in provincia di Forlì, per visitare la cripta di Mussolini, nel cimitero di San Cassiano, o la sua casa natale. 
Un bel giro d’affari anche questo, tanto che l’amministazione comunale (di sinistra) ha da anni in mente di creare in loco anche un vero e proprio museo del fascismo. Il sindaco, naturalmente, ha garantito che il museo non sarà affatto «celebrativo»... 
Visti questi numeri, non stupirà forse il risultato di un sondaggio online promosso qualche tempo fa dal mensile “Storia in rete”. Il sondaggio era dedicato ai “super-italiani”, e in pratica si doveva votare il connazionale più importante di sempre. No, Mussolini non ha vinto, ma si è comunque piazzato sul podio, al terzo posto (con un non trascurabile 10% delle preferenze), dietro solamente a Leonardo Da Vinci (14%) e Giuseppe Garibaldi (11%). Insomma, per capirsi, il Duce ha battuto personaggi del calibro di Galileo Galilei (7%), Dante Alighieri (6%), Guglielmo Marconi (6%), Lorenzo il Magnifico (4%) e San Francesco d’Assisi (3%).