Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Le partenze dei GP avvengono da fermo, «standing start» come definito nel Codice Sportivo Internazionale della FIA. Per far rispettare questo principio, e sanzionare un’eventuale partenza anticipata («jump start») in F.1 è adottato un sistema di sensori e di transponder. I primi sono annegati nell’asfalto, circa 20 centimetri dietro la linea bianca che delimita ciascuna «piazzola» sullo schieramento di partenza. Per intenderci, al di sotto dell’ala anteriore della monoposto schierata in griglia. Il sensore si attiva al momento dell’accensione della prima luce del semaforo, e resta attivo sino allo spegnimento delle cinque luci, al momento del via. In questo modo, nell’intervallo di tempo in cui avviene la sequenza di accensione delle luci (dalla prima alla quinta), rileva l’eventuale spostamento in avanti della monoposto, tramite la variazione del segnale emesso dal transponder.

SENSORE INTELLIGENTE Quest’ultimo, grande come una scatola di fiammiferi, di solito posizionato nell’ala anteriore o nel musetto, emette un segnale diverso per ciascuna vettura. Il transponder è peraltro lo stesso che invia il segnale al sistema di cronometraggio ogni volta che la vettura passa sul traguardo. Per quanto riguarda la partenza, «dialoga» con il sensore annegato nell’asfalto che alla variazione dell’intensità del segnale ricevuto fa corrispondere un aumento o una diminuzione della distanza del sensore (vettura). Nella fase di accensione delle luci è però concesso un piccolo movimento in avanti, causato dall’innesto della prima marcia. Di norma, però, ciò avviene svariati secondi prima dello spegnimento delle cinque luci, e quindi tale tolleranza non potrebbe essere applicata in questo caso. La Fia ha però registrato una velocità di reazione (uomo+macchina) allo spegnimento delle luci, di 201 millisecondi, superiore di un millisecondo ai 200, al di sotto del quale viene sanzionata la falsa partenza. La partenza di Bottas è stata legale.

PAOLO FILISETTI