La Stampa, 9 luglio 2017
Sui migranti il popolo del Pd si divide: «Sono troppi», «No, Matteo sbaglia»
Se l’obiettivo era scatenare un dibattito, si può dire che Matteo Renzi l’abbia colto. Sui profili social vicini al leader Pd le frasi sugli immigrati da aiutare «a casa loro» continuano a scatenare commenti. Per lo più critici, al netto di troll e insulti che seguono sempre ogni dichiarazione di un leader politico.
Dalla pancia del partito arriva principalmente la contestazione sull’«assist» offerto alla Lega. «Gli elettori scelgono sempre l’originale, se lei comincia a usare i loro slogan ha già perso», scrive Filippo Passerini sul Facebook di Renzi. «Un autogol gravissimo», gli fa eco Antonio Gambina su twitter. «Certe idee non le si baratta». «Non hai ancora idea di quanti voti hai perduto», attacca Paolo Castaldi. C’è anche chi utilizza l’ironia: «La prossima volta usa anche la parola ruspe». I militanti affezionati al segretario lo rimproverano per la modalità di comunicazione. Per aver sintetizzato un pensiero complesso con uno slogan sbagliato. «Il post uscito sulla pagina del Pd riduce troppo il discorso, condivido le tue idee sull’immigrazione ma dobbiamo stare attenti a non sembrare la peggiore destra», lo avvisa Davide Caldani. «Ci sono molti errori di comunicazione, si sta offrendo il fianco agli squali pronti ad attaccarti», aggiunge Mariateresa Stradi, che invita Renzi a «crescere», offrire una «visione del futuro» non più da ragazzo ma da «leader maturo». Simona Campo si accalora: «Ogni nostro messaggio non deve generare dubbi in chi ci legge se non vogliamo dar credito alla leggenda metropolitana che ci vede come un partito ormai di destra». Francesco Benassi, «da iscritto», offre un consiglio: «Usciamo dall’ossessione dei social che servono solo ad alimentare polemiche sterili tra addetti ai lavori».
I giovani democratici di Milano lanciano una lettera-appello al segretario, con tanto di raccolta firme, per chiedere la testa di chi gestisce la comunicazione dem e l’individuazione di un responsabile politico per i social: «La misura è colma, c’è imbarazzo tra militanti e amministratori locali, non vogliamo mai più vergognarci di leggere nelle nostre parole ufficiali le parole dei nostri avversari politici».
Talvolta il segretario dem risponde, come a quel signore che lo accusa di somigliare a «quello con le felpe». «Dici? Forse allora non hai letto. Leva pure il forse», la replica di Renzi. Andrea Metta reagisce così: «Ti prego, non rispondere con supponenza ai tuoi elettori. La notizia è stata diffusa dalla pagina del partito che ha citato le tue frasi, dire che non abbiamo letto sembra arrampicarsi. Il libro non l’abbiamo letto perché non c’è».
Da elettori non Pd arriva una critica in senso opposto. Sui fatti che sono finora mancati. Sull’«invasione» che «è stata consentita dal suo governo». Molti citano le parole di Emma Bonino a proposito della missione Triton, il presunto accordo siglato dall’Italia per accollarsi gli sbarchi. Accuse dunque su un riposizionamento giudicato «tardivo». «Vi siete svegliati tardi dopo aver gettato l’Italia nel caos», accusa Antonio Rinaldi.
Ma l’allarme sull’immigrazione incontrollata arriva anche da simpatizzanti del Pd. «Matteo attenzione che se non stoppi il flusso il Pd prenderà una batosta che quella del referendum sembrerà lievissima al confronto», avverte Alessandro Arcese. Così anche Guido Mascetti: «Non molli sull’immigrazione, migliaia di votanti del Pd sono impauriti da questa invasione,». Alcuni implorano di stoppare lo ius soli: «Inutile forzare la mano su un tema così impopolare».
Ieri Renzi, dopo le dure critiche ricevute da Roberto Saviano, ha ripostato un post della deputata di Alternativa popolare Rosaria Scopelliti che accusa lo sc rittore di «caduta di stile» per aver interpretato in modo «fazioso e insensato» le parole dell’ex premier. «Non posso tacere quando personaggi con tanto seguito instillano un pericoloso senso di sfiducia nelle istituzioni». Saviano dunque riapre il dibattito: «Scusate, ma cosa ha detto di così strano Renzi? Non possiamo accoglierli tutti, chi ha il coraggio di negarlo?», si schiera Francesco Rossi. «Lo stupore e lo sdegno di Saviano sono quelli di tanti elettori del Pd»,, la replica Chiara Tosetto.
Sul tema interviene, da Messina, anche Andrea Orlando: «Aiutarli a casa loro? Non è proprio uno slogan della sinistra...».