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 2017  luglio 10 Lunedì calendario

L’oro di Wimbledon, il torneo dei record è sempre più ricco

LONDRA Una mia collega, che scrive sulla storia dell’arte, ha tentato di venire a Wimbledon venerdì. Mi ha chiesto un biglietto, che ho cercato invano, e si è rassegnata a far la coda che, per chi vuole essere quasi sicuro di entrare, inizia la sera prima, in questo caso giovedì. La coda, l’amica Milena, l’ha iniziata invece alle 6 del mattino, sperando di poter acquistare uno dei biglietti in vendita, per il Center Court, e i campi 1 e 2. Sono 500 i biglietti acquistabili per ognuno dei 3 campi più importanti, su un totale di 30.435. Il Club ne offre 36.000 giornalieri, che si ottengono entro febbraio, con un colossale ma onesto sorteggio, spedendo un assegno per il costo di 2 biglietti, e sperando anche in un giorno importante, magari addirittura quello della finale. Il totale dei biglietti venduti lo scorso anno è stato di 493.988, che quest’anno è già stato superato, per la prima settimana confrontata con il 2016, con 244.000 contro 236.000. Non sono stato in grado di ottenere una cifra, ma, considerato che un numerato costa 56 sterline il primo giorno, e 190 l’ultimo, un ingresso (ground ticket) 25 sterline, si può calcolare, a spanne 44.460.000 £.
Ci sono poi, per completare l’incasso, infiniti altri elementi, dai diritti televisivi alle fragole con panna, tipico cibo del torneo, che fanno secondo un amico londinese un fatturato di 170 milioni di pound dai quali escono 32 milioni di profitti. Utilizzati, questi ultimi, per foraggiare la Federazione tennis britannica, e la costruzione del tetto del Centrale, più le altre che seguiranno, nel tentativo di modernizzare il Club.
Vorrei far notare, in proposito, che gli Slam di Melbourne e New York si giovano di una sessione serale di 15.000 spettatori, che a Wimbledon, per fortuna, ancora non è stata adottata. Con queste incredibili cifre, i miei informatori britannici ritengono che i Championships si affermino quale l’evento sportivo che vanti le maggiori cifre mondiali. Meno esperto di economia, mi limito a riferire, e a citare i premi ai tennisti, che vanno dai 2 milioni e 200.000 sterline al vincitore o alla vincitrice del singolo (su 128 partecipanti), alle 400.000 per la coppia vincitrice del doppio, alle 100.000 per la coppia del misto, e alle modeste 4.375 del primo turno di qualificazioni, utili all’ammissione al tabellone finale.
Dimenticavo di dirvi che la mia amica in coda, contrassegnata dal numero 10.100, è alla fine riuscita a entrare alle 5 del pomeriggio. Affranta dalla fatica, e dal fatto che, nella vana speranza di incoraggiarla, le avevo dedicato una copia del mio ultimo romanzo. Per parlare alfine del tennis giocato, credo di poter escludere, dai possibili vincitori, i due finalisti dello scorso anno, il vincitore Murray, e Raonic. Ma, parlando tanto di numeri, mi posso essere confuso.
Perdonate.