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 2017  luglio 08 Sabato calendario

Mi manda papà. G20 moscio, Ivanka Trump fa la star ad Amburgo

Il papà lascia il tavolo dei lavori, forse per un incontro a margine, e la figlia ne prende il posto: non è una scena da ‘bimbi in ufficio’, ma è quanto avvenuto ieri al Vertice del G20 ad Amburgo. Donald Trump s’allontana e il suo posto non viene preso dal suo vice, o dal segretario di Stato, ma dalla figlia Ivanka, che è ‘assistente speciale’ del padre presidente, con tanto d’ufficio alla Casa Bianca. C’è stato un momento d’imbarazzo, ma i lavori sono proseguiti. Ivanka era ad Amburgo perché è fra i promotori, con Angela Merkel, del fondo creato dalla Banca Mondiale per facilitare l’accesso ai prestiti delle donne imprenditrici nel Paesi in via di sviluppo. Il progetto ha finora raccolto 325 milioni di dollari (50 solo negli Usa) e dovrebbe mobilitarne dieci volte di più nel settore privato. Il fatto che il siparietto di Ivanka sia, insieme con il bilancio delle proteste – i feriti e i contusi sono centinaia, fra i manifestanti e le forze dell’ordine – il fatto saliente della seconda e ultima giornata del Vertice del G20 la dice lunga sulla modestia dei risultati. Anche se, in realtà, un piccolo sussulto c’è stato: i leader dei Paesi più ricchi hanno raggiunto un’intesa, che non era scontata, sula libertà degli scambi e sul no al protezionismo. Sul clima s’è invece ripetuto lo scenario del G7 di Taormina con gli Stati Uniti isolati nel no agli Accordi di Parigi: là sei contro uno, qui 19 contro uno. La dichiarazione sulla lotta al terrorismo era cosa fatta da venerdì. Quella sull’immigrazione lascia ciascun Paese libero di tutelare i propri confini e non offre all’Italia sponde concrete. Il premier Gentiloni insiste che chi accoglie non dev’essere lasciato solo, ma la proposta dell’Ue per sanzioni dell’Onu agli scafisti salta per l’opposizione di Russia e Cina. Durante le proteste, l’eurodeputata Eleonora Forenza, eletta nella lista Tsipras, è stata fermata e poi rilasciata. Su Facebook scrive: “Sono stata perquisita e i documenti sono stati sequestrati”. Secondo fonti di stampa, l’alta responsabile per la politica estera e di sicurezza europea Federica Mogherini avrebbe respinto un invito a recarsi ad Amburgo “per motivi di sicurezza”.