7 luglio 2017
APPUNTI PER GAZZETTA - CROLLA UNA PALAZZINA A TORRE ANNUNZIATAREPUBBLICA.ITTorre Annunziata - I corpi delle prime tre vittime sono stati estratti dai Vigili del fuoco a partire dalle 18, dodici ore dopo il crollo che ha frantumato una palazzina sul lungomare di Torre Annunziata
APPUNTI PER GAZZETTA - CROLLA UNA PALAZZINA A TORRE ANNUNZIATA
REPUBBLICA.IT
Torre Annunziata - I corpi delle prime tre vittime sono stati estratti dai Vigili del fuoco a partire dalle 18, dodici ore dopo il crollo che ha frantumato una palazzina sul lungomare di Torre Annunziata. Tre vittime e cinque dispersi. Le salme estratte dalle macerie sono state
trasferite nell’obitorio di Castellammare di Stabia. All’uscita di una delle salme, coperta con un involucro nero, il fratello di Pasquale Guida, uno dei dispersi, è stato colto da malore.
Tra le vittime, il tecnico del tecnico del Comune di Torre Annunziata Gaetano Cuccurullo con la miglie Eddy Laiola. "Manca ancora
l’ufficialità ma credo oramai ci siano pochissimi dubbi". È rotta dall’ emozione la voce del sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, che rende noto così il decesso del funzionario dell’Ufficio tecnico del Comune e della moglie.
La palazzina di cinque piani è venuta giù intorno alle 6.20 travolgendo due famiglie tra cui due bambini, tutti colti nel sonno. La palazzina si trova alla Rampa Nunziante stretta tra la grande spiaggia di sabbia vulcanica e la ferrovia Napoli-Salerno che la lambisce e che è stata immediatamente bloccata. Al primo e al secondo piano della palazzina erano in corso lavori di ristrutturazione e gli inquilini del terzo e quarto piano avevano raccontato, nei giorni scorsi, di aver notato crepe e lesioni nei loro appartamenti. Torre Annunziata, tra le macerie un orsetto di peluche Condividi All’appello mancano il figlio della coppia, Marco, di 25 anni. Poi i quattro componenti della famiglia Guida: il padre Pasquale, la moglie Anna e due bimbi di 8 e 11 anni. Non si hanno notizie anche di Pina Aprea, una sarta di 65 anni che abitava da sola nella palazzina: non si esclude che sia uscita molto presto da casa. Torre Annunziata, il crollo della palazzina: i soccorritori scavano con le mani Navigazione per la galleria fotografica 1 di 17 Immagine Precedente Immagine Successiva Slideshow I soccorsi. Si scava anche con le mani alla ricerca delle persone ancora sotto le macerie. Una corsa contro il tempo. A raccontare i primi istanti della tragedia è stato il proprietario dello stabile che si trova di fronte alla palazzina crollata. "Era da poco rientrato mio figlio intorbo alle 6.20 di stamattina - dice tra le lacrime il vicino di casa - e a un certo punto abbiamo sentito un rumore come se stessero cadendo bottiglie in quantità. Ci siamo affacciati e c’era una nuvola di terra. Non si capiva ancora cosa fosse successo. Poi ci sono state le urla degli inquilini della palazzina confinante che è rimasta in piedi. A quel punto abbiamo capito e abbiamo chiamato i soccorsi". Il quinto piano della palazzina è praticamente scomparso. Del quarto e del terzo restano in piedi poche pietre. Ma è crollata solo la.parte nord, verso la ferrovia, mentre quella esposta al mare è intatta.
Uomini e cani al lavoro. Mentre si scava ogni tanto qualcuno chiede di fare silenzio per cercare di sentire eventuali grida di aiuto o flebili lamenti. Sul posto sono arrivati anche i cani poliziotto per individuare i corpi.
Tara e Scilla. Sono i due cani che entranno in azione dove si sta scavando . Sono i cani dei vigili del fuoco che hanno già dalla loro tanta esperienza sul campo. "Li abbiamo già utilizzati con successo a L’Aquila e ad Amatrice- dice il vigile del fuoco che li tiene al guinzaglio.
Feriti due vigili e un cane. Durante le operazioni, due vigili sono rimasti lievemente feriti, e con loro un cane del peso di circa 40 chili. La bestia, cadendo, ha colpito la nuca di un primo vigile che e stramazzato al suolo. Di rimbalzo è poi finito sul ginocchio di un altro vigile del fuoco. Uno dei vigili è stato ricoverato in ospedale, il secondo col ginocchio gonfio non ha voluto abbandonare il luogo della tragedia. Il cane è stato trasportato presso un centro veterinario del.posto
Interrotta la ferrovia. E’ stata interrotta la linea Napoli-Salerno di Trenitalia, per la presenza di calcinacci sui binari: entrerà in azione un servizio bus sostitutivo tra Torre Annunziata e Santa Maria La Bruna. Diverse squadre stanno già operando. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri. Torre Annunziata, il testimone: "Lavori in corso e treno vicinissimo" Condividi "Ho sentito il rumore del palazzo che crollava", racconta una persona che abita nelle immediate vicinanze. "Qui sotto passano i treni merci e qualcuno mi ha detto di aver sentito che poco prima del crollo ne era passato uno".
A scavare sui resti dell’ala della palazzina caduta (coinvolti terzo e quarto piano) vi sono circa 300 persone, organizzati in turni. Di tanto in tanto si avvicinano parenti disperati che danno indicazioni sulla probabile collocazione delle camere da letto dei due nuclei familiari. Torre Annunziata, il crollo della palazzina: i soccorritori scavano con le mani Navigazione per la galleria fotografica 1 di 17 Immagine Precedente Immagine Successiva Slideshow Torre Annunziata, si scava con le mani tra le macerie della palazzina crollata Condividi Tra le macerie. I vigili del fuoco si muovono con estrema precauzione tra le macerie, essendo stata avviata da poco la messa in sicurezza del luogo in modo da procedere allo scavo. In questo momento sono al lavoro tre squadre di vigili e sta arrivando da Roma un carro crolli, inoltre ci sono macchine movimento terra e stanno arrivando anche gli specialisti dei Vigili del fuoco in grado di lavorare all’interno di luoghi a rischio crolli. Allertata anche una unità cinofila di Benevento.
La ruspa. Una ruspa dei vigili ha abbattuto un muro perimetrale di un condomino adiacente la palazzina crollata per consentire il paesaggio di un mezzo meccanico. "A mani nude non ce la faremo mai a salvare le persone, ci sono troppi material, bisogna fare presto", dice un vigile delle squadre di soccorso. Squadre che si danno il cambio ogni 30 minuti. Ci sono almeno 45 persone a scavare per ogni turno. Torre Annunziata, i soccorsi visti dall’alto Condividi Prime ipotesi. Secondo alcuni tecnici dei Vigili del fuoco che sono sul posto si tratterebbe di un cedimento strutturale. In pratica il solaio del quinto piano sarebbe scivolato su un lato, dando origine a un cedimento a catena degli ultimi piani della palazzina. Infatti la tragedia si é consumata tra il quinto e il terzo piano.
Nessun treno ha causato il crollo. Non vi è alcun passaggio di treni merci tra Torre Annunziata e Santa Maria La Bruna e, comunque, il transito dei convogli ferroviari è abitualmente interrotto dalle 23 alle 5 e altrettanto è stato nella notte fra il 6 ed il 7 luglio. A dichiararlo è Rete ferroviaria italiana (Rfi). "La linea Napoli-Salerno è utilizzata per il trasporto passeggeri regionale". Le vibrazioni emesse dal passaggio dei treni "non hanno alcun effetto sulla stabilità dei fabbricati adiacenti la linea ferroviaria, nè tantomeno su quelli posti in alto. Le deboli vibrazioni dovute al passaggio dei treni vengono assorbite dalla massicciata e dal pietrisco che ne impediscono la propagazione". Torre Annunziata, parla un vicino: "Un tonfo e la palazzina non c’era più" Condividi Salvi il cane Peky e il suo padrone. I soccorritori hanno estratto vivo dalle macerie un cane di piccole dimensioni, Peky. Il suo padrone, un anziano inquilino dell’edificio di via rampa nunziante, si è salvato perchè uscito di casa intorno alle 5 di mattina.
Sul posto il questore De Iesu. Mentre proseguono i lavoto di scavo, sul posto sono giunti anche il questore Antonio De Jesu e il comandante provinciale dei carabinieri Ubaldo Del Monaco.
Inchiesta della Procura. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo. Sul posto dove si è verificato il crollo si sono recati il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli e il sostituto Andreana Ambrosino, mentre sono stati acquisiti dall’Ufficio tecnico del Comune i primi documenti relativi all’immobile e ai lavori che stavano interessando i piani inferiori dell’edificio. Torre Annunziata, la disperazione dei parenti Condividi L’ottimismo dei vigili. "C’è ottimismo, che sta alla base di chi fa il nostro lavoro, di poter trovare qualcuno o addirittura tutti in vita". Lo dice Emanuele Franculli, comandante provinciale dei vigili del fuoco di Napoli. "I nostri cani, Tara e Scilla, hanno individuata una zona su cui stiamo lavorando con una certa attenzione per trovare i dispersi".
Gli abitanti del palazzo. Al quinto piano abita Giacomo Cuccurullo, architetto in servizio al comune di Torre Annunziata: vive in quell’appartamento con la moglie, una dirigente sindacale della Cgil e il figlio. Al quarto piano vive sola Pina, la sarta, che ogni mattina verso le 7 esce di casa per una passeggiata con altre amiche. Stamattina però avevano deciso di non andare. Torre Annunziata, falso allarme nella ricerca dei dispersi Condividi Il Cnr: "Nessun crollo è improvviso". "E’ troppo presto per dare una diagnosi definitiva. Quello che possiamo dire adesso, a poche ore dalla tragedia, è che una palazzina non crolla improvvisamente a meno che non sia per uno scoppio. Cosa in questo caso è stata esclusa: quindi la palazzina aveva delle patologie strutturali". Lo sostiene Claudio Rafanelli dell’Istituto di acustica e sensoristica "Orso Mario Corbino" del Consiglio nazionale delle ricerche. Anche l’ipotesi del crollo relativa a un’eventuale responsabilità di un convoglio ferroviario merci transitato a poca distanza dalla palazzina non convince il ricercatore. "Il treno potrebbe essere stato la causa scatenante di un evento che sarebbe comunque avvenuto. Il treno non c’entra. Forse è stata l’età della palazzina. O ancora, qualcuno ha fatto dei lavori di manutenzione toccando qualche punto critico della palazzina. O, ma sono solo ipotesi, la qualità del calcestruzzo non era adeguata. La palazzina lentamente si degrada, la sua stabilità si degrada, e poi viene giù perchè c’è un ultimo sforzo a cui non riesce a resistere". Torre Annunziata, interviene anche il cane di Amatrice Condividi Le avvisaglie. "C’è stata qualche avvisaglia. La gente di questo e di altri condomini aveva segnalato i lavori e delle preoccupazioni": a riferirlo è Vincenzo Frappolla, amministratore del condominio Residenza a mare che è proprio di fronte alla palazzina crollata in via rampa Nunziante a Torre Annunziata".
I tecnici di Rigopiano. Sono arrivati sul posto i tecnici dell’Usar dei Vigili del fuoco da Roma. Sono gli stessi che hanno operato a Rigopiano. Stano posizionando le loro attrezzature sulla.macerie della palazzina, primo fra tutti il geofono. E’ uno strumento che sente il respiro umano a diversi metri di profondità. Ha cominciato ad.operare anche una ruspa piccola dopo l"abbattimento del.muro perimetrale che impediva il passaggio verso la palazzina caduta. Torre Annunziata, macerie sui binari Condividi Chiudono i lidi, i gestori si mettono a scavare. Sono decine le persone che stanno collaborando con i soccorritori scavando nelle macerie della palazzina crollata questa mattina a Torre Annunziata (Napoli). I gestori di alcuni lidi della cittadina vesuviana hanno chiuse le strutture e con i bagnini si sono presentati sul posto. Le condizioni di lavoro sono difficili: si deve scavare a mani nude sotto un sole rovente. Torre Annunziata, un solarium e due cucine affacciati sulle macerie Condividi "C’è qualcuno?". La domanda è echeggiata nel silenzio più assoluto. A parlare i tecnici Usar dei vigili del fuoco dopo aver posizionato le sonde.del geofono in vari punti della costruzione caduta. Ci soni stati almeno tre tentativi ma la risposta però il momento non è arrivata. Tra le persone che aspettano notizie anche il fratello dell’architetto Giacomo Cuccurullo, il dipendente comunale che abitava al quinto piano insieme con la moglie e il figlio Marco, prossimo alla laurea. "Io sono cattolico - dice con le lacrime agli occhi il fratello di Giacomo - ma da questo.momento non credo più a niente. Non è giusto quello che è accaduto. Mio fratello non lo meritava nel suo destino. Non dava fastidio a nessuno. Non andrò più a messa. Non è giusto. Non è giusto".
I residenti in soccorso. Sono almeno 300 i soccorritori che a turno stanno scavando tra le macerie. Tra i soccorritori che si sono "accampati" in un’abitazione privata che si trova proprio di fronte alla palazzina caduta anche diversi familiaro delle persone che si trovano sotto le macerie. Per loro la Croce rossa ha attivato un sostegno psicologico con assistenza continua. Nel frattempo i volontari della protezione civile riforniscono di acqua e panini tutti i soccorritori. Intanto è stata interrotta la linea ferroviaria che passa proprio ai piedi della palazzina caduta, la.Napoli-Salerno. I funzionari della questura hanno anche dato l’ordine di poter gettate parte delle macerie proprio sui binari della ferrovia per accelerare le operazioni di scavo. Aiuti senza sosta da parte dei cittadini di Torre Annunziata per i soccorritori impegnati nelle operazioni. Gli abitanti dei palazzi che si trovano nei pressi dell’edificio parzialmente crollato stanno rifornendo di cibo e bevande fresche a poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco e uomini della protezione civile momentaneamente a riposo tra un turno di scavo e l’altro. Difficili le condizioni nelle quali si stanno effettuando le ricerche, sotto il sole e una temperatura elevata.
Il pescatore. Era sceso di casa come fa ogni mattina molto presto, quando era ancora buio, per lavorare. Salvatore Iorio, pescatore di Torre Annunziata, proprio grazie a questa abitudine lavorativa si è probabilmente salvato. L’anziano pescatore risiedeva nello stabile di via Rampa Nunziante e dal mare ha visto il crollo dell’immobile. "All’ inizio - racconta - ho visto solo una specie di coltre di fumo levarsi alta. Ho realizzato solo dopo cosa era accaduto". Per tutta la mattinata e per buona parte del pomeriggio ha assistito alle operazioni di ricerca dei dispersi. Incredulo, con gli occhi persi, appoggiato quasi sempre su una transenna.
Crollo di Torre Annunziata, parla il sindaco Nella palazzina crollata, dice il sindaco Vincenzo Ascione, "erani in corso lavori di ristrutturazione, ma non c’era alcuna ordinanza di sgombero". Ascione è sindaco da appena una settimana (anna laura de rosa e ottavio lucarelli)
CORRIERE.IT
Il crollo è avvenuto attorno alle 6.20 del mattino: la parte posteriore di un edificio in via Rampa Nunziante 15 è collassato. Il palazzo era parzialmente occupato, in due appartamenti si stavano facendo lavori di ristrutturazione: a crollare sono stati il terzo e quarto piano oltre al piano attico. Enzo Ascione, sindaco di Torre Annunziata, ha fatto sapere che tra i dispersi ci sono «una famiglia con due bambini e la famiglia di un tecnico del Comune con moglie e figlio»: padre, madre e due figli della famiglia Guida (la figlia più grande Francesca ha 11 anni, il più piccolo Salvatore, 8), la moglie Adelaide e il figlio 25enne Marco dell’architetto Giacomo Cuccurullo. Non ci sono notizie nemmeno di Pina Aprea, 65 anni, sarta, che risiedeva da sola al terzo piano, ma che potrebbe essere uscita molto presta di casa.
almeno una settantina di vigili, poliziotti con le squadre cinofile e carabinieri sono impegnati, aiutati da volontari. Una madre con i suoi due figli sarebbe riuscita a fuggire e mettersi in salvo da sola: ma le notizie sono ancora frammentarie. Cresce l’attesa e la paura per i parenti dei dispersi che stanno indicando a vigili e volontari l’ubicazione delle camere da letto. Tre le persone che collaborano alle ricerche anche i gestori di alcuni lidi della città che hanno chiuso le loro strutture per aiutare a scavare.
Le testimonianze
«Ho sentito il rumore del palazzo che crollava» racconta una persona che abita a ridosso del palazzo caduto a Torre Annunziata. «Un tonfo, una grande nuvola bianca con urla strazianti che ho ancora nella testa» dice una donna che abita al quarto piano di un condominio di via Gino Alfani, di fronte all’edificio crollato. All’Ansa racconta: «Il tonfo, fortissimo, è avvenuto alle 6:25 e mi sono affacciata subito al balcone. Di fronte a me il palazzo che si sbriciolava e ho sentito ’aiutateci, aiutateci’, urla strazianti...c’è gente che ha pensato al terremoto ed è scappata». Contrastanti li racconti di chi riporta il passaggio di un treno merci: alcuni testimoni parlano di un convoglio passato appena prima del crollo, altri lo collocano subito dopo il disastro.
«C’è stata qualche avvisaglia. La gente di questo e di altri condomini aveva segnalato i lavori e delle preoccupazioni»: a riferirlo è Vincenzo Frappolla, amministratore del condominio Residenza a mare che è proprio di fronte all’edificio crollato, una palazzina in tufo e cemento di edilizia popolare degli anni ’60. Alcuni presenti riferiscono di un terzo cantiere al terzo piano di cui però il sindaco Ascione non ha traccia; altre indiscrezioni parlano di una trave portante tagliata.
Secondo l’ex sindaco della città (Giosuè Starita, 2007-2012, Udc-Pd) sarebbero stati proprio i lavori in corso a causare il crollo: «Al secondo piano - ha detto Giosuè Starita - c’era un appartamento vuoto recentemente acquistato. I nuovi proprietari avevano avviato la sostituzione del pavimento. Mi pare probabile che una negligenza tecnica durante questi lavori e la manomissione di una putrella possano avere definitivamente compromesso la statica dell’edificio. Si parla di lavori di manutenzione ordinaria ma poi magari si faceva altro e si è compiuto qualche errore tecnico».