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 2017  luglio 07 Venerdì calendario

Donnarumma-Milan 2021, la grande pace. Sei milioni per 4 anni e la clausola scende

Una stretta di mano che vale quanto una firma. Il lungo vertice alla propaggine nord-ovest di Milano si chiude intorno alle 18, con tutti i volti sorridenti. A cominciare da papà Alfonso e mamma Marinella. I Donnarumma avevano al loro fianco gli agenti Mino ed Enzo Raiola, di fronte l’a.d. rossonero Marco Fassone e il d.s. Max Mirabelli. I contendenti di queste settimane hanno trovato (finalmente) gli argomenti per accantonare le polemiche e gettare le basi della tanto attesa fumata bianca. Certo, Gigio era in contatto da Ibiza, assieme alla fidanzata Alessia. Ma è chiaro che il portierone ormai da giorni aveva votato per il rinnovo e il contestuale ritorno in rossonero del fratello Antonio. Sotto questo punto di vista la proposta del club di lunedì aveva già ottenuto il loro chiaro assenso. E non poteva essere altrimenti. Per il diciottenne Gianluigi (che ora guadagna appena 150 mila euro) il salto a 6 milioni netti sino al 2021 è quantomeno prodigioso. Così come l’ingaggio da un milione netto per il fratello Antonio, destinato a tornare alla base dopo la bocciatura di 5 anni fa e una carriera che solo nell’ultima stagione aveva trovato la luce nella massima divisione greca. Inizialmente il contratto di Gigio doveva essere un quinquennale, ma quell’impegno di quattro anni fino al 2021 può essere inteso come un assist per rivedere prima il contratto.
Countdown Le riflessioni di questi giorni vertevano, invece, sull’entità delle due clausole messe in preventivo dai vertici di via Aldo Rossi: 50 milioni in caso di mancata qualificazione in Champions League nelle prossime stagioni e 100 milioni per un Milan piazzato dal quarto posto in su. Il principale aggiustamento in corsa porta a un’unica clausola, tra i 75 e gli 80 milioni di euro, qualsiasi sia la classifica della squadra di Montella. Evidentemente l’entourage di Donnarumma ha spuntato un prezzo più favorevole, ma in contratti di questa rilevanza pesano altre postille su cui anche ieri sera si è proseguito a lavorare per la definizione dei dettagli. A tal proposito l’avvocato Vittorio Rigo, consulente della famiglia stabiese, si è trattenuto sino a tarda ora a casa Milan per la stesura definitiva delle intese raggiunte nel corso del vertice decisivo. Gigio Donnarumma è atteso in ritiro a Milanello per martedì prossimo, 11 luglio. Ma non è da escludere un suo rientro dalla Spagna già nel weekend, proprio per apporre la preziosa firma.
Fibrillazioni Il faccia a faccia milanese è stato preceduto da un delicato lavoro preparatorio al telefono che ha visto in prima battuta Marco Fassone e Mino Raiola. Del resto, si era capito già domenica 18 giugno che il pallino della trattativa era nelle loro mani. E così è stato. Nonostante alcune schermaglie (stavolta) sotto traccia, il dialogo tra i due è proseguito senza particolari scossoni. A dispetto di certi spifferi che, a un certo punto, anche mercoledì sera avevano paventato una clamorosa rottura. In realtà tutto è filato liscio, nel solco di un reciproco approccio costruttivo. A tal proposito assume un valore simbolico anche il patteggiamento sulla scelta della sede del summit. Casa Milan è sinora sempre stata usata come campo centrale dal nuovo corso rossonero, le uniche eccezioni sono state fatte proprio per Gigio. Prima il blitz di Mirabelli a Montecarlo, poi la visita di Raiola in via Aldo Rossi per il brusco no del 15 giugno e il proponimento di non rimetterci più piede. Così ieri per fumare il calumet della pace è stato scelto il quartier generale raioliano a Milano: il Radisson Blu. Minuzie? Forse. Di sicuro una dimostrazione di buonsenso, indispensabile per placare una tempesta dannosa per tutti.
Bilanci A rasserenare gli animi emerge un altro dato significativo. In via Aldo Rossi sottolineano con orgoglio che le commissioni per l’agente italo-olandese saranno quelle standard, senza percentuali a latere o succulenti bonus. Sin dall’inizio il Milan cinese su questo aspetto ha battuto molto, contando sul favore dell’opinione pubblica. Così i risparmi su questa voce possono diventare l’emblema del cambio di politica societaria.
Basso profilo Anche nelle ultime battute il fronte Donnarumma ha evitato il più possibile i riflettori. In questa storia l’imbarazzo è stato crescente, non solo per l’esposizione mediatica di Gigio, ma anche per l’enorme pubblicità emersa sugli equilibri familiari. Per settimane l’entourage di Gianluigi ha dovuto fare i conti con lo spettro di una rottura al proprio interno. Non a caso venerdì scorso i cugini Raiola hanno incontrato tutti i Donnarumma per guardarsi in faccia in vista del D-day.
Prospettive Questa intesa non può che essere salutata in maniera positiva dai protagonisti di una vicenda che ha suscitato polemiche a non finire. Il Milan (in particolare Fassone) incassa una vittoria d’immagine senza precedenti. I nuovi acquisti fanno ben sperare, ma la difesa della bandiera milanista pesa altrettanto (se non di più) agli occhi del popolo rossonero, impaziente di risedersi al tavolo delle grandi occasioni. Allo stesso tempo Donnarumma ha dimostrato con i fatti di puntare sul club che gli ha dato l’opportunità di mettersi in mostra, rinunciando a una proposta economica esorbitante del Psg: addirittura 13 milioni netti a stagione. In questo contesto il suo agente Raiola ha vestito per settimane i panni del predatore, attirandosi critiche a non finire. Se non proprio un ostracismo diffuso.
Impegni Certo, quel super ingaggio ora peserà tantissimo nella considerazione generale. Il giovanissimo Gigio ha spalle molto larghe e il campo evidentemente non lo impaurisce. D’ora in avanti, però, è scontato che ogni suo atteggiamento verrà vivisezionato, per le prestazioni sul terreno di gioco ma soprattutto per il suo comportamento extra-calcistico. Il nuovo contratto ha rotto quel diaframma di simpatia che aveva accompagnato il suo avvento in rossonero. Dopo questa firma Gigio dovrà diventare adulto in fretta, sotto ogni punto di vista.