Corriere della Sera, 6 luglio 2017
Quel bacio non dato
Oggi, giornata mondiale del bacio, vi invito a pensare al bacio che non avete mai dato. All’amore a senso unico che tutti abbiamo vissuto, e subìto, nella vita. Delle infinite reazioni alla scomparsa di Paolo Villaggio, quella che di gran lunga ha conquistato più lettori – almeno sul web, dove i lettori si possono contare – è la confessione di Anna Mazzamauro, l’interprete della signorina Silvani: «Fantozzi è stato l’unico uomo che mi abbia veramente amato». Perché tutti, anche le modelle e i playboy, sono stati il Fantozzi di qualcun altro. Hanno avuto cioè una signorina o un signorino Silvani che si è negato loro capricciosamente, un sogno d’amore coltivato con cura e ostinazione, però mai realizzato. E tutti, ma proprio tutti, ci siamo sorpresi a sperare che un giorno l’oggetto delle nostre fantasie insoddisfatte ci avrebbe regalato un’ammissione simile. Una sorta di risarcimento sentimentale.
A un livello sottile e profondo è scattata un’identificazione ancora più sorprendente, forse persino imbarazzante. Quella con lei. Perché siamo stati, e magari continuiamo a essere, anche il Silvani o la Silvani di qualcun altro. Qualcuno che ci ama senza condizioni e senza essere ricambiato, e di cui ci siamo approfittati ogni volta che eravamo in debito di autostima, bisognosi di conferme e di uno sguardo familiare che ci accogliesse senza giudicarci. Qualcuno per il quale ci siamo sentiti speciali, anche se lui (o lei) non lo era affatto per noi. Tranne scoprire un giorno, magari oggi, che quella persona che mai baceremo è speciale a modo suo.