la Repubblica, 5 luglio 2017
Eldorado Donnarumma. Il primo diciottenne che guadagna 30 milioni
MILANO Un ingaggio trenta volte superiore a quello di Buffon 18enne e tre volte più elevato di quello di Cristiano Ronaldo alla stessa età al momento del passaggio al Manchester United nel 2003. Messi nel 2005 era fermo a poco più di un milione dopo i primi gol con la maglia del Barcellona. Terzo calciatore italiano in attività più pagato dopo Pellè e Verratti. Uno dei 18enni con lo stipendio più alto nella storia dello sport. Il primo contratto da professionista di Donnarumma può polverizzare ogni record: 6 milioni a stagione per cinque anni, uno al fratello Antonio, clausole rescissorie da 100 e 50 milioni legate alla qualificazione in Champions League al termine del prossimo campionato.
Manca ancora una comunicazione ufficiale perché in realtà non è stato ancora definito tutto fino all’ultimo dettaglio: «La situazione si ricomporrà rapidamente – dice Fassone – è già durata troppo tempo». Secondo indiscrezioni, l’ultima offerta del Milan (un milione in più rispetto alla proposta di un mese fa) soddisfa in pieno la famiglia del portiere, ma non del tutto l’agente Mino Raiola. Non a caso il club rossonero fa capire che non intende più modificare questa piattaforma negoziale con l’agente italo- olandese: «Ma non è vero che non parlo con lui – aggiunge Fassone – il rapporto è ottimo». Probabile che, secondo Raiola, dovrebbe essere ancora più bassa la clausola rescissoria in caso di mancato ingresso del Milan in Champions. Un riflesso della perplessità che Raiola continua a nutrire nei confronti della proprietà cinese. È difficilissimo, però, stabilire esattamente le dinamiche interne al fronte Donnarumma. Due giorni fa il calciatore ha raggiunto Ibiza per un periodo di vacanza proprio a bordo del jet privato di Raiola, l’agente che ha guidato il portiere verso il Milan quattro anni fa e continua a ricoprire d’oro i suoi assistiti (un’altra estate da primato dopo quella del passaggio di Pogba al Manchester United per 105 milioni).
Nello stesso giorno del decollo verso le Baleari è arrivata la decisione del ragazzo di non partecipare all’esame di maturità, al via oggi all’Istituto paritario Da Vinci di Vigevano con la prima prova scritta. In attesa della comunicazione ufficiale – sempre subordinata al complicatissimo intreccio di questa vicenda nella quale forse un protagonista sta facendo la figura del cattivo per conto di tutti – anche molti giocatori del Milan hanno tirato un sospiro di sollievo. Il rinnovo del contratto del numero 99 veniva considerato dalla squadra un banco di prova significativo della nuova dirigenza, interfaccia di una proprietà molto poco visibile: una situazione monitorata con attenzione da calciatori e agenti, ansiosi di capire se il club sarebbe riuscito a trattenere il suo giovanissimo simbolo. Il club ha fatto un ulteriore passo avanti perché non può permettersi di perdere Donnarumma in questa fase dove i risultati del campo devono andare di pari passo con i ricavi commerciali, affidati a un ambizioso piano che non ha convinto la Uefa. Il portiere, ad appena 18 anni, è la bandiera di questo progetto. L’unico elemento in grado di vendere magliette in giro per il mondo e di essere vissuto come un idolo dai ragazzini. A maggior ragione dopo le difficoltà incontrate ad acquistare Morata, Aubameyang o Belotti. «Valore tecnico e asset patrimoniale», così a Casa Milan parlano di Donnarumma. Ecco perché un giovanissimo portiere è diventato il 18enne più ricco del calcio milionario.