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 2017  luglio 05 Mercoledì calendario

In Valsenia le Olimpiadi dell’accetta. La grande sfida degli ultimi taglialegna

Sono i Giochi senza frontiere dell’accetta. Precisione, tempo e rispetto delle norme di sicurezza sono le qualità indispensabili per vincere. I giudici lavorano cronometro alla mano (provate a sradicare trenta pioli in quindici secondi), i concorrenti con la motosega. Il tifo non manca, è fatto di esperti, famiglie e villeggianti. Il fascino neppure, perché un grande prato verde si trasforma in una sorta di parco avventura.
A Scopello, tra l’acqua e i boschi della Valsesia, il 16 luglio la Pro loco organizza il Triathlon del boscaiolo: trenta concorrenti selezionati da tutta Italia, che partecipano al campionato nazionale, e fra loro un manipolo di taglialegna esperti del territorio, che partecipa a quest’unica prova in regione Fonderia ed avrà una classifica a parte. Non c’è un limite di età, spiega Giovanni Mattasoglio, responsabile del campo gara e vice sindaco del paese: «Ci sono i ventenni che hanno appena imparato un mestiere e i settantenni che mettono in campo la loro esperienza». Il numero è chiuso, per evitare che la gara si protragga troppo a lungo: tutte le prove sono a eliminazione diretta, finchè non resta un unico concorrente.
Maniche rimboccate, accetta alla mano, dalle 9,30 si va ad incominciare. I giudici controlleranno non solo che ogni boscaiolo esegua le manovre giuste, ma che indossi anche le protezioni corrette. E non soltanto perché lo sponsor è una ditta che si occupa di sicurezza: evitare di farsi male è una priorità per i lavoratori del bosco. In gara è in gioco una penalità, nella vita di tutti i giorni molto di più.
Una prova è il taglio di un tronchetto con l’accetta: dai boschi della zona viene recuperato legname che abbia una lunghezza di circa di due metri e un diametro di 15 centimetri. Vince chi impiega il minor tempo, ma siccome madre natura non fa i tronchi tutti uguali, i concorrenti avranno uno «sconto» se il loro tronco ha un diametro maggiore. Per l’altra prova ci si arma di motosega: l’obiettivo è abbattere un palo alto cinque-sei metri che viene posizionato a terra. Non è così facile, perchè bisogna centrare il bersaglio, un po’ come il tiro con l’arco: l’albero deve cadere entro una distanza limitata e centrare un palloncino pronto a scoppiare.
La prova più spettacolare è la sramatura. Sul grande prato vengono sistemati più tronchi paralleli in cui sono stati sistemati dei pioli: sono manici di scopa che simulano i rami ed è la vera prova di velocità della giornata. Vince, tra il tifo accanito dei bambini, chi taglia più pioli in quindici secondi, ma deve farlo anche con grande precisione.
Il Triathlon, alla quinta edizione, ha come scopo valorizzare il lavoro nei boschi ed un mestiere che stanno riscoprendo pure i giovani. «Serve però anche – conclude Mattasoglio – a far capire l’importanza della pulizia del territorio in termini di prevenzione idrogeologica».