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 2017  luglio 04 Martedì calendario

Cosa fa il Var? Domande & risposte

COSA VUOL DIRE VAR?
È l’acronimo di Videoassistant referee, videoassistente arbitrale.
Semplificando, è la moviola in campo. Il sistema prevede due arbitri extra che rivedono le azioni dubbie al monitor. In Italia, devono essere fischietti con esperienza di A: in gergo Var (il n.1, che rivede i replay) e Avar (assistente del Var, che continuerà a seguire la diretta della partita). Al loro fianco due operatori italiani qualificati della Hawk Eye, l’azienda inglese che fonisce il servizio. L’arbitro stesso può rivedere le immagini su un monitor a bordo campo.
DOVE SI POSIZIONANO GLI ASSISTENTI?
Finora erano in un van all’esterno dell’impianto. In quasi tutti gli stadi di A nel prossimo anno avranno delle stanze riservate. E dal 2018 ci sarà un’unica control room a Milano, una regia dove tutti i Var dialogheranno con i campi.
I GIOCATORI VEDRANNO I REPLAY?
No. E a differenza di quanto avviene in altri sport (tennis, volley) né i giocatori né i tecnici avranno il diritto di “chiamare” l’intervento della tecnologia: potranno al massimo provare a convincere l’arbitro. Se questi userà il monitor a bordo campo, nessuno potrà avvicinarsi.
CHI DECIDE ALLA FINE?
Il direttore di gara ha l’ultima parola. Nei casi in cui è richiesta una interpretazione (intensità di un fallo, violenza, volontarietà), sarà determinante la sua valutazione.
Che potrebbe comunque far discutere.
LE PARTITE SI ALLUNGHERANNO?
Inizialmente, è probabile. Nei test italiani la decisione si cambia in 40 secondi. In campo internazionale la decisione corretta è arrivata anche dopo 4 minuti. L’obiettivo della Fifa è contenere il numero di interruzioni e la loro durata.
QUANDO ENTRERÀ IN VIGORE?
L’Ifab, l’International Board che custodisce le regole del calcio, ha autorizzato due anni di test. A marzo 2018 deciderà se introdurre la modifica nel regolamento. In Italia, la tecnologia Var è stata testata off-line (l’arbitro in campo non era connesso e non poteva cambiare le sue decisioni) in 60 partite. La seconda fase, on-line, inciderà sulle decisioni: è stata testata nella fase finale del campionato Primavera e sarà utilizzata nella prossima Serie A. La Fifa ha testato la Var “accesa” già al Mondiale per club, al Mondiale Under 20 e in Confederations Cup. Con il via libera dell’Ifab, sarà adottata al Mondiale 2018.