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 2017  luglio 04 Martedì calendario

Rizzoli lascia. Sarà subito designatore della Serie A

Contrordine, fischietti. La rivoluzione dei designatori arbitrali arriva un anno prima del previsto e in concomitanza con l’introduzione della Var: pensione anticipata dal campo e promozione per direttissima sullo scranno della Can A per Nicola Rizzoli. Un po’ a sorpresa, dopo gli spifferi dei giorni scorsi di un altro campionato da trascorrere col fischietto in bocca e della conferma di Domenico Messina, la riunione del Comitato Nazionale Italiana Arbitri di oggi nominerà il direttore di gara bolognese, 46 anni il prossimo 5 ottobre, al ruolo di Responsabile del Settore Tecnico Arbitrale per la stagione che verrà. Un autentico ribaltone ai piani alti dei designatori arbitrali – Emidio Morganti, ormai ex vice di Messina alla Can A, prenderà il posto dello scomparso Stefano Farina nella Can B – che sancisce la fine della carriera dell’arbitro italiano più conosciuto a livello internazionale.
Una carriera al top
Dopo 15 anni in A (esordio nel 2002: Venezia-Perugia), 10 da internazionale (promozione nel 2007), una finale dei Mondiali (2014: Germania-Argentina), una di Champions (2013: Bayern Monaco-Borussia Dortmund) e una di Europa League (2010: Atletico Madrid-Fulham), Rizzoli ha detto basta con gli arbitraggi. Nonostante la decisione di non rappresentare l’Italia a Russia 2018, il ritiro sembrava programmato per il giugno prossimo. E invece il terzo arbitro italiano di sempre – dopo Gonella e Collina – a dirigere una finale mondiale salta senza fermate intermedie sulla poltrona di designatore della Serie A, proprio nel momento dell’entrata in scena della moviola in campo. «Il mondo arbitrale è pronto a intraprendere l’avventura della Var che eliminerà gli arbitri di area. Non cancellerà tutti gli errori, ma speriamo che saranno ridotti quasi a zero», è il pensiero del presidente degli arbitri Nicchi. Nel governo arbitrale che dovrà gestire questo anno zero c’è posto, con un seggio da protagonista, anche per Rizzoli.