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 2017  luglio 02 Domenica calendario

Sull’erba la francese Babolat sorpassa Wilson. Dal 2016 l’azienda transalpina di racchette ha superato per «presenze» in campo il marchio Usa che aveva dominato le precedenti 22 edizioni

Dodici brand per 212 atleti. Tante sono le aziende produttrici di racchette, con sedi in Europa, America e Asia, che si presentano con almeno un testimonial nell’entry list, maschile e femminile, del torneo di Wimbledon.
Come lo scorso anno, le racchette più rappresentate, tra uomini e donne, sono quelle a marchio Babolat. Nel 2016, la casa produttrice francese è stata protagonista del sorpasso ai danni di Wilson, il marchio statunitense distribuito in Italia da Amer Sports, che aveva dominato nelle precedenti 22 edizioni. Mentre nella scorsa edizione la differenza tra i due top brand era stata di due testimonial, il gap decretato dalle entry list 2017 dice che la forbice si è portata a tre (64 a 61). La leadership di Babolat si spiega con la scelta dell’azienda di investire su diversi giocatori junior, rimasti fidelizzati al brand anche quando sono approdati nel circuito pro.
Se abbigliamento e calzature sono pressoché a esclusivo appannaggio di Nike e Adidas, con un leggero vantaggio del primo nel 2016, è interessante notare come i marchi cerchino di massimizzare la loro esposizione sui campi dell’All England Lawn Tennis & Croquet Club anche attraverso l’utilizzo di borse più piccole: lo scorso anno, un terzo dei concorrenti è infatti sceso in campo con un secondo sacchetto e il brand Nike è stato il principale beneficiario di questo incremento.
«Quello che influenza il mercato è l’attività sportiva che viene praticata nei singoli paesi. Dopo il boom della fine degli anni ’80 e il seguente calo al termine degli anni ’90, grazie all’avvento dei Fab Four (Djokovic, Federer, Murray e Nadal, ndr) stiamo assistendo a una nuova crescita del movimento, supportata anche dal lavoro fatto dalla Federazione Italiana Tennis», spiega Corrado Macciò, General Manager Head Italy.
I numeri della Fit parlano di 325.696 tesserati ma secondo i dati della ricerca bimestrale SV Active Sport, realizzata da StageUp e Ipsos, si stima che circa 1,5 milioni di italiani praticano il tennis, tra agonisti e amatoriali, mentre sono oltre due milioni quelli, tra i 14 e i 64 anni, che vorrebbero praticarlo e altrettanti coloro con prole under 14 che vorrebbero che lo praticassero i figli.
«Il tennis è uno sport in salute sia sotto il profilo della pratica sia sotto il profilo del seguito mediatico e live. I dati legati alle motivazioni di pratica evidenziano l’attenzione verso i concetti di divertimento, coinvolgimento benessere e salute. In particolare, il tennis risponde a precisi canoni estetici e si caratterizza per l’elevato rispetto delle regole. Si tratta di una disciplina trasversale, che attrae l’interesse sia di donne sia, soprattutto, di uomini con un livello di istruzione alto», dichiara Federico Gaetano, presidente di StageUp.
Nonostante questi numeri, la società inglese Sports Marketing Surveys Inc. ha stimato che nel nostro paese, lo scorso anno, sono state vendute (dati sell-in) 166mila racchette (-2.1% rispetto al 2015), un decremento comunque inferiore a quello registrato in Europa (-2,6%), dove sono state acquistate oltre due milioni di racchette.
«In Italia abbiamo l’appassionato che cambia anche tre racchette a stagione e l’amatore che gioca con vecchi modelli. Si parla di un giro d’affari intorno ai 10 milioni di euro che al pubblico potremmo stimare essere intorno ai 20-25 milioni. Le racchette più vendute sono le cosiddette Tour, da torneo, il cui costo al pubblico si aggira tra i 180 e i 260 euro, come media tra i vari brand», dice ancora Macciò.
«Il settore del tennis va bene e rispecchia l’andamento dello sportsystem in generale. L’industria del tennis propone una vasta gamma di prodotti che vanno dal low cost all’alta fascia: questo permette di poter scegliere e al mercato di crescere grazie all’incremento dei praticanti», afferma Luca Businaro, presidente di Assosport.
Nel 2016 a Wimbledon, torneo che per un recente report di Nielsen Sport è tra i più seguiti dagli italiani insieme alla Coppa Davis, il brand apparso più giorni sull’erba londinese è stato Wilson, dopo quattro anni di dominio Head. Quale sarà il marchio dominatore nel 2017? Lo sapremo solo domenica 16 luglio.