il Giornale, 3 luglio 2017
Morbidelli in fuga, l’allievo del Dottore domina la Moto2
Basta accoppiare le 6 vittorie di Franco Morbidelli su 9 gare del mondiale Moto2 ai 66 millesimi di vantaggio con cui Frankie sopravanza Miguel Oliveira nel Gp del Sachsenring per ottenere un trittico tanto caro ai satanisti: 666. Tanto basta per capire che il “Morbido”, il soprannome rimediato a Tavullia, dove si trasferì a 14 anni per imparare tutti i segreti del maestro Valentino Rossi, quest’anno è più duro che mai. Un vero demonio.
A trapiantarlo nell’Università dei motori fu papà Livio, scomparso nel 2013 e già campione italiano nelle classi 80 e 125. Era stato lui infatti a chiudere l’officina romana, dove Franco è nato e cresciuto per portarlo nel pesarere. Ed era stato lui pure a mettere Franco già a 9 mesi sulle due ruote, che in realtà erano 3, con buona pace della mamma (brasiliana). Un triciclo a motore che sarebbe diventato una 600 di cilindrata nel 2011, quando Frankie debutta nell’Euopeo Superstock, diventando campione nel 2013. Grazie all’amicizia di papà Livio con Graziano Rossi, il babbo di Valentino, Franco diventa il primo allievo dell’Academy VR46. Ora, a 22 anni, e dopo il brutto infortunio del 2015 (frattura di tibia e perone col motocross che poteva costargli la carriera), Frankie quel mito col numero 46 è davvero pronto ad emularlo.
Con il passaggio quest’anno al team Marc VDS Estrella Galicia, in coppia con Alex Marquez, fratello di Marc, Morbidelli è diventato un serio candidato alla vittoria del titolo iridato. Quello che in tutte e tre le categorie del motomondiale un italiano non vince dal 2009 (Rossi in MotoGp) e che nella classe di mezzo non arriva dal 2008: a vincere l’allora 250 fu Marco Simoncelli. Dal 2010 è diventata Moto2, e il miglior piazzamento di un azzurro è stato un doppio 3 ̊ posto di Iannone. Con il trionfo in Sassonia, e la contemporanea caduta sia del compagno di team Marquez che di Thomas Luthi, il Morbido conduce la classifica con 173 punti, contro i 136 dello svizzero e i 113 dello spagnolo. A far sorridere i colori azzurri anche il terzo posto di Bagnaia, il quarto di Corsi e il quinto di Pasini.
«Sto vivendo un sogno e non vorrei svegliarmi dice Mordibelli -. Mi andava bene anche il secondo posto. Invece ho vinto, incredibile». Comunque vada, con o senza titolo, a fine anno Franco sarà pronto per il salto in MotoGp. Il suo team belga guidato da Michael Bartholemy gli ha già fatto firmare un contratto triennale e, tenendo Marquez in Moto2 per almeno un’altra stagione, vuole che sia Morbidelli a guidare l’Estrella Galicia nella classe regina. Per superare il Maestro: Valentino Rossi.