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 2017  luglio 01 Sabato calendario

Unipol vara il riassetto interno con una «bad bank» da 3 miliardi

Milano «Un’efficace operazione di pulizia dei conti della controllata bancaria». Così un analista ha definito la complessa operazione decisa dal consiglio di Unipol Gruppo, la holding del secondo polo assicurativo italiano (tra i primi dieci in Europa) che detiene, tra le altre partecipazioni, il 71% di UnipolSai e il 57,75% di Unipol Banca, gravata da crediti in sofferenza per un ammontare di 3 miliardi di euro che confluiranno in una «bad bank».
Si tratta di un riassetto che prevede la razionalizzazione simultanea del ramo assicurativo e del ramo bancario del gruppo Unipol. Per quanto riguarda il comparto assicurativo Unipol cede a UnipolSai il 98,53% di Unisalute, compagnia di assicurazione specializzata nel comparto sanitario (prima in Italia per numero di clienti gestiti) per un corrispettivo di 715 milioni di euro. Analogamente viene ceduta a UnipolSai la quota di controllo di Linear, vendita diretta di prodotti del comparto danni e in particolare auto, per un corrispettivo di 160 milioni di euro. I corrispettivi delle acquisizioni – si legge in una nota – «sono stati determinati all’interno dei range di valori individuati con il supporto di JP Morgan e di Mediobanca, in qualità di advisor finanziari, rispettivamente per UnipolSai e per Unipol». Il riassetto prevede anche l’eventuale cessione a UnipolSai della partecipazione di controllo (63,39%) in Arca Vita, società di cui sono azionisti anche la Popolare di Sondrio e Bper. Ma il dossier verrà definito in un momento successivo. Infine il consiglio ha approvato la disdetta dell’accordo di distribuzione esistente con Banco Bpm in Popolare Vita, esercitando l’opzione put per la vendita della sua partecipazione.
Sul versante bancario il riassetto è radicale. La holding bolognese dà vita a una «bad bank» in cui confluiranno i non performing loans di Unipol Banca per un ammontare di 3 miliardi di euro, valutati al 20% del loro valore. Grazie a questa operazione di scorporo Unipol Banca avrà un rapporto di patrimonializzazione Tier 1 intorno al 10%, corrispondente a un capitale di circa 600 milioni di euro. Al netto degli effetti fiscali la creazione della «bad bank» avrà un impatto negativo sui conti di Unipol di circa 860 milioni che verranno tuttavia compensati dagli 875 milioni incassati dalla vendita a UnipolSai delle partecipazioni assicurative.
A questo punto per Unipol Banca «valuteremo le migliori opzioni strategiche in base alle opportunità che capiteranno», ha dichiarato l’amministratore delegato di Unipol Carlo Cimbri. Il risultato netto di tutta questa operazione è neutrale ai fini del conto economico 2017 del gruppo Unipol che non verrà impattato in alcun modo. Il mercato ha dato un giudizio selettivo sull’operazione e ha premiato la capogruppo Unipol con un rialzo del 2,,6%, mentre UnipolSai ha perso il 3,63%.