La Stampa, 2 luglio 2017
Sempre più ricchi. Le grandi della Champions senza limiti di spesa
L’anno scorso la «Promoesport», grande società spagnola di agenti e intermediari, ha aperto un avamposto a Manchester: «Non avete idea di quanti soldi muova la Premier». Avevano appena scortato Eric Bailly, 23 anni compiuti due mesi fa, difensore centrale ivoriano, dal Villarreal allo United per la modica somma di 38 milioni di euro. «Le trattative non sono troppo lunghe, perché il prezzo quasi mai è un problema», raccontano. Un po’ com’è andata con Rudiger, che il Chelsea ha sfilato alla Roma in 48 ore. Basta passare alla casa: quanto costa? 33 milioni di euro più cinque di bonus. Del resto, il nuovo contrattone tv strappato dalla Premier garantisce incassi modello Juve all’ultima in classifica, facendo lievitare le offerte e gli ingaggi. L’altra dimostrazione è con Alex Sandro, che Antonio Conte sta tentando, con uno stipendio che s’avvicina al doppio pagato dai bianconeri. L’ad Beppe Marotta sta cercando di negoziare il rinnovo con ritocco di busta paga, ma resistere è sempre più difficile. Perché gli altri, quelli che stanno al di là della Manica, ma pure Bayern Monaco, Real e Barcellona, sono sempre più ricchi. E se la Juve vola oltre i 500 milioni di fatturato, ma dietro al soffio delle plusvalenze e della Champions, Real e Manchester veleggiano verso quota 700.
Follie per il centravanti
E non siamo ancora ai fuochi d’artificio per i centravanti, il ruolo che sempre accende la fantasia dei tifosi, solletica l’ambizione dei presidenti e ne apre il portafoglio. Il solito Chelsea, che con un sms ha messo in vetrina Diego Costa, è alla ricerca di un numero nove. Piace, da tempo, Lukaku, che però ha prezzo da record: cento milioni di sterline, ovvero oltre 115 in euro, gridano i tabloid. Da sbriciolare la cifra di Pogba (105): pagata un anno fa dallo United, guarda un po’ il caso. Volete mica che il concittadino Pep Guardiola stia a guardare: mentre Marotta e il ds Paratici erano, e sono impegnati, tra riscatti, prestiti e vendite minori, il City ha speso 90 milioni di euro. Serviva un portiere, Ederson, a 40 milioni, e uno con i piedi buoni, trovato in Bernardo Silva, a 50 milioni, ancora prima che s’aprisse il mercato. Non s’è fatto tanti problemi anche il Liverpool, prendendo Salah a 42 milioni, bonus esclusi. Aveva le idee chiare pure il Bayern Monaco, che ha fatto shopping di centrocampisti, tra Tolisso (42 milioni) e Gnabry (8). Anche se tutti stanno aspettando l’asta degli attaccanti, tra Mourinho e Florentino Perez. A Manchester piacerebbe Morata, per non fare troppa ombra a Rashford, mentre al Real ogni acquisto non è mai solo un giocatore, ma anche un biglietto da visita. Quest’anno, al Santiago Bernabeu vorrebbero regalarsi Mbappé, per cento e passa milioni di euro: più di Cristiano Ronaldo e Bale. E visto che al Barça, davanti stanno bene così, hanno pensato di fare un giro tra le vetrine del centrocampo: Verratti, costi quel che costi. Un centone (in milioni) non si nega a nessuno.
Pista francese per Marotta
Sborsati 90 milioni l’estate scorsa per Higuain, stavolta la Juve procede con più cautela. Aspettando di incontrare il Real per Danilo, si cautela dando un colpo di telefono al Psg, per Aurier, stesso ruolo, e Matuidi, che resta il paracadute per il centrocampo. In attesa di Bernardeschi, per 40 milioni: «In Premier – sibilano a Manchester – l’avrebbero preso da un pezzo».