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 2017  giugno 30 Venerdì calendario

Dai posti a tavola al blog. Matrimonio con le app

C’è un app per tutto, anche per organizzare il giorno più bello della propria vita, quello delle nozze. Nel tempo sono nate una serie di applicazioni, siti web e programmi che ci seguono passo passo nella pianificazione, rendendo più facile l’organizzazione della cerimonia. Neanche abbiamo deciso la data ed eccole entrare in gioco. WeddingHappy e Wedding Planner sono pensate appositamente per chi non sa nulla di come si organizza un matrimonio. Entrambe gratuite, una volta inserita la data delle nozze, offrono in automatico un giorno limite entro cui portare a termine i diversi compiti come cercare i fotografi, contattare il Dj, stampare e inviare gli inviti.
Mentre ci affaccendiamo nella preparazione, possiamo rendere tutto più divertente trasformando l’avventura delle nozze in un libro digitale. La cosa più semplice è creare una pagina evento con Facebook o postare su Instagram, magari con un hashtag ad hoc generato da Weddinghashtagwall.com oppure creare un vero e proprio blog. Due delle piattaforme più gettonate sono WordPress e Wix ma c’è anche Wedding Window che è pensato appositamente per chi si sposa. Tramite un abbonamento mensile consente di avere uno spazio in cui anche gli invitati possono postare le foto durante le nozze.
Ma prima, gli inviti. Uno strumento utile è Punchbowl, un servizio gratuito per creare e spedire in pochi tocchi le partecipazioni mentre con Mailchimp possiamo redigere delle newsletter, una sorta di mini bollettini con tutti gli aggiornamenti di cui vorremo informare amici e parenti. Fatta la lista ecco un’altra delle questioni più spinose: scegliere i posti a tavola. L’impresa è così ardua che tanti sviluppatori hanno pensato di renderla più semplice con siti web come Tablerrr e app come Seat Puzzle e AllSeated. In pochi tocchi scegliamo la grandezza della sala, il numero dei tavoli e la loro dimensione, disegniamo su mappa gli spazi dedicati al ballo o alla torta e, una volta assegnati i posti, possiamo anche contrassegnare le varie esigenze alimentari.
I tavoli ora sono pronti e il matrimonio si avvicina: è il momento dei regali. Per chi proprio non ce la fa a comporre liste nozze c’è l’app Honeyfund, uno dei modi migliori per chiedere denaro con eleganza e discrezione. Nella sua schermata tutta bianca possiamo inserire i nostri desiderata, dal classico viaggio di nozze a un aiuto per il mutuo. Stesse funzioni per Ulove che però parla italiano e si appoggia sul web mentre Tendr consente anche una personalizzazione grafica delle richieste.
Quando finalmente tutto è pronto, gli sposi potranno dedicarsi a rendere il grande giorno più social che mai. Come? Per esempio trasmettendolo in diretta sul web tramite Idostream o Mystreamingwedding, due piattaforme che, volendo, offrono anche una troupe ad hoc. Per andare in economia invece c’è sempre la diretta Facebook. Dopotutto basta un cellulare e una connessione mentre il limite di quattro ore non dovrebbe essere un problema. Al massimo basta ricordarsi di riavviare la diretta.
E per chi volesse aggiungere all’album di nozze canonico anche qualche scatto «amatoriale» può raccogliere i momenti meno formali della festa direttamente dagli smartphone degli ospiti. Certo, non è facile recuperare tutte le foto ma ecco arrivare in nostro aiuto altre due applicazioni, Veri e WedPics. Entrambe a pagamento, una volta installate sui dispositivi prendono automaticamente le immagini e le inseriscono istantaneamente all’interno di un album comune.
Che dire, ora il matrimonio è finito e i ricordi sono al sicuro ma è bene dare uno sguardo al futuro: la realtà virtuale. Qualche giorno fa una coppia gallese ha collaborato con la startup AltspaceVR per creare una versione digitale del proprio giorno più bello. Gli ospiti erano a casa della sposa e indossavano dei caschetti per vedere i due trasformati in robot, uno rosa e l’altro blu, che si promettevano amore eterno per poi danzare a ritmo di musica. Un po’ eccessivo forse ma chissà che, tra qualche anno, non la penseremo diversamente.