il Fatto Quotidiano, 29 giugno 2017
Su Tripadvisor si stronca perfino lo chef Bottura
Non so cosa fate voi quando vi sentite giù. Io leggo i commenti dei critici gastronomici fai-da-te su Tripadvisor e il mondo mi sorride di nuovo. I commentatori di Tripadvisor, quelli che si siedono, mangiano, salutano affettuosamente il ristoratore e poi, a casa, davanti al pc, scrivono: “Esperienza da dimenticare, era finito il rotolo dello scontrino e hanno dovuto cambiarlo!”, sono una versione particolarmente feroce e sgangherata dei leoni da tastiera. Sono i “Leoni da pastiera”. Vi consiglio di leggere le loro recensioni sui ristoranti stellati. È lì che si sentono Raspelli, Visentin, il critico di Ratatouille, Joe Bastianich e Gordon Ramsey pure se l’esperienza gastronomica più estrema della loro vita è stato il kebabbaro “Bella Istanbul” sotto casa.
Ieri per esempio mi sono data alla lettura delle recensioni negative al ristorante modenese di Massimo Bottura “L’osteria francescana”, eletto miglior ristorante del mondo nel 2016, mica la mejo tigelleria del Biellese. Se per il mondo il ristorante di Bottura è il migliore, per Tripadvisor non è il primo neanche a Modena. Viene dopo “l’Antica Moka”, non so che luogo sia, ma al posto del proprietario me la tirerei che neanche Melania Trump quando ha stretto la mano a Brigitte Macron in minigonna. Le recensioni da una/due stelle sono un florilegio di minchiate. Ne ho raccolte alcune:
1) Il commentatore Housemasters scrive: “Cibo impeccabile però forse un po’ troppo protagonista di un’esperienza che immaginavo più completa”. Cioè, vai da Bottura, spendi un mutuo per mangiare e non so, ti aspettavi la danza del ventre tra frutta e dolce? Il karaoke dopo le 23? Bottura che fa i palloncini a forma di cane ai clienti?
2) Mictov66 scrive: “Complimenti allo chef Bottura e a tutto lo staff ma ‘la luce’ io non l’ho vista”. O Mictov66 è il nickname di Paolo Brosio e in un’osteria francescana si aspettava almeno l’ologramma di un qualche martire al momento del passito o Bottura usa delle note foglie al posto della lattuga e quella sera le aveva finite.
3) Dimm89 scrive: “Quando sono andato in bagno ho visto i camerieri ridere nel corridoio. Questo si può accettare al massimo in un ristorante con una stella”. Se lavori in una trattoria nel Frusinate puoi ridere sguaiatamente, in un ristorante con 1 stella puoi ridere e basta, in uno a due stelle puoi ghignare sotto i baffi, in un uno con tre stelle ti deve stare lievemente sul cazzo anche Babbo Natale.
4) Mattiave: “Dopo la prima portata mi sono recato al bagno e ho visto che lo chef andava via. Ho chiesto del maitre e mi hanno detto che era in ufficio, allora ho aperto il blog e ho scoperto che stava pubblicando un articolo sul suo blog!”. Un cliente che ha pagato un conto da 500 euro per stalkerare Bottura e il suo staff. Al posto dello chef chiederei alla Digos di bonificare il locale perché ci saranno microspie pure nel riso Carnaroli in dispensa.
5) Francesco F. dà una sola stella perchè “dover prenotare tramite segreteria per essere richiamati è una caduta di stile e non è tipico delle osterie”. È convinto che l’Osteria francescana dovrebbe essere un posto alla mano, in cui l’oste ti scrive il conto sulla tovaglia di carta e la moglie cicciona in pelliccia risponde al telefono mentre conta l’incasso.
6) Gio1962car: “Nessuno dei pur celebrati piatti di Bottura ha disvelato sapori più che evanescenti, al cospetto di aromi inconsistenti, dal gusto (e retrogusto) per me totalmente impalpabili. La sensazione è che l’immaginifico autosuggestivo induca a riconoscere con la ragione quel che il palato non coglie”. Il problema non è cosa Gio1962 abbia mangiato, ma cosa si sia bevuto.
7) Marcella Z dà una stella perché “al momento della prenotazione avevo avvisato di essere vegetariana ma il direttore di sala, alla mia richiesta di un piatto di pasta, mi ha chiesto se volevo veramente la pasta e, aprendomi scocciatamente il menu, mi ha proposto due antipasti. Da un ristorante di questo livello mi sarei aspettata anche solo la proposta di un piatto di pasta al pomodoro!”. E certo. Vai da Bottura e chiedi un piatto di pasta al pomodoro. Domani vado alla Lamborghini e chiedo se mi vendono uno scooter usato che ho voglia di fare due penne sulla tangenziale.
8) Annalisa, infine: “Un mio caro amico miliardario di New York, Alexander Goren, mi ha chiesto di organizzargli una colazione con ospiti da Bottura. Siamo rimasti tutti male a sentirci proporre il brodo di cappone, tortellini, bolliti. Non si viene da Bottura a mangiare ciò che noi emiliani abbiamo sulle nostre tavole da sempre. Ci si aspetta la cucina molecolare! Temo che Goren non farà molta pubblicità ai suoi amici! Abbiamo scattato molte foto ma poi le abbiamo buttate!”. A parte che se preferisci la spuma di coniglio al culatello meriti di reincarnarti in una friggitrice di McDonald’s. A parte che il bollito-non-bollito di Bottura è più famoso delle sorelle Kardashian. A parte che l’amico miliardario Goren volendo la recensione se la scrive da solo. A parte che, signora Annalisa, le sue minacce di boicottaggio a Bottura fanno un po’ meno impressione dell’embargo saudita al Qatar. A parte che l’amico Goren ha pubblicato dieci foto delle portate sulla sua pagina Facebook. Ecco, a parte tutto questo, perché non vi scongelate tutti due polpette Bofrost e ve ne state a casa?