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 2017  giugno 29 Giovedì calendario

Innovazione, comandi a voce per servizi personalizzati

Basterà in futuro la nostra voce per gestire un’intera abitazione? Impianti di sicurezza, luci ed elettrodomestici risponderanno a ogni messaggio e chiamata? È un futuro nemmeno troppo lontano lo scenario prospettato. Ma in questa evoluzione l’equilibrio tra la dimensione fisica e quella digitale sembra essere la vera sfida nel mondo dell’abitare.
Case sempre più tecnologiche si profilano all’orizzonte, prodotti che cercano di rispondere a esigenze di crescente sicurezza e gestione del tempo.
E intanto cresce il fatturato del settore Smart home, salito del 23% nel 2016 a quota 185 milioni di euro, destinato a prodotti elaborati nel 52% dei casi da Startup. Sono già realtà case con giardini nei quali sensori digitali sono in grado di intuire quando è necessario innaffiare (inviando un comando all’impianto), ma anche più semplicemente dove si possono attivare servizi di sicurezza e controllo mentre ci si assenta dall’abitazione pigiando un tasto, anche sullo smartphone.
Sigest ha così organizzato ieri un incontro per cercare di definire lo stato della diffusione della tecnologia digitale nell’ambiente domestico, con una particolare attenzione alle nuove esigenze abitative dell’utente.
Partendo dai dati del Politecnico di Milano e guidati da Guido Salvadori, responsabile dell’Osservatorio dell’Internet of Things e dell’area sulla Smart Home, si è analizzata l’introduzione della IoT nello spazio residenziale. Paola Marazzini, agency director di Google Italy, ha aiutato a delineare lo scenario digitale dei prossimi anni che muterà il nostro modo di vivere la casa.
«Il trend non è più un segnale debole ma significativo – dice Enzo Albanese, a capo di Sigest -, sempre più evidente nel prodotto di nuova costruzione. L’attenzione è più spinta sul prodotto in classe A, che nell’impiantistica inizia ad avere presenza nella domotica più specializzata». Dagli elettrodomestici intelligenti agli impianti che si governano con lo smartphone, questi gli apporti della tecnologia alla casa di nuova realizzazione.
Il mondo dei servizi si attiva così per fornire il pronto intervento di un tecnico in caso di guasto di un elettrodomestico o perchè un’unità medica intervenga in caso di problemi di salute dei proprietari.
La direzione è quella di una “tecnologia personalizzata” che ci assista nei nostri task quotidiani. «Il futuro vedrà una personalizzazione sempre più spinta dell’offerta grazie alla condivisione dei dati, in modo da soddisfare meglio le preferenze specifiche dei clienti» conclude Albanese.
Il prezzo è ancora il nodo da risolvere, ancora elevato. Un altro tema importante è quello legato al rischio della condivisione dei dati. Bisognerà superare la paura – e aumentare la sicurezza – per abbracciare l’innovazione.