Corriere della Sera, 28 giugno 2017
L’ultimo giorno di Marroni. Da Sogei arriva Cannarsa
ROMA La decisione non è filata via liscia. Come dimostra il tira e molla sull’assemblea che l’ha formalizzata: prima rinviata al pomeriggio, poi al giorno dopo, riconvocata di nuovo in serata e infine cominciata con quasi due ore di ritardo. Ma da ieri c’è un nuovo vertice per la Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione finita nell’inchiesta sugli appalti assegnati all’imprenditore Alfredo Romeo, con gli sviluppi di ieri sulla fuga di notizie.
Il nuovo amministratore delegato è Cristiano Cannarsa, presidente di Sogei, società per l’anagrafe tributaria controllata dal ministero dell’Economia, come la stessa Consip. Prende il posto di Luigi Marroni, che nell’inchiesta non figura tra gli indagati. Ma di fatto era stato sfiduciato dal Pd, con la mozione approvata la settima scorsa, dopo che aveva parlato davanti ai magistrati delle pressioni di Tiziano Renzi, il padre dell’ex premier Matteo, e tirato in ballo il ministro dello Sport Luca Lotti. Ingegnere, romano, 54 anni, un passato in Cassa depositi e prestiti, Cannarsa è entrato in Sogei nel luglio del 2011, quando al ministero dell’Economia c’era Giulio Tremonti, ai tempi dell’ultimo governo Berlusconi. Un periodo difficile, quello, per la Sogei, al centro delle inchieste giudiziarie che avevano coinvolto Marco Milanese, consigliere politico dello stesso Tremonti.
Da quel momento Cannarsa ha conservato il suo incarico «attraversando» tutti i governi successivi, da Monti fino a Gentiloni, e costruito un buon rapporto anche con Matteo Renzi, collaborando al progetto per la dichiarazione dei redditi precompilata.
Nel consiglio d’amministrazione di Consip entrano anche altre due persone, che per statuto vengono pescate tra i dirigenti del ministero dell’Economia. Il primo è il nuovo presidente Roberto Basso, direttore della comunicazione istituzionale del ministero, nome conosciuto tra i giornalisti perché portavoce di Pier Carlo Padoan. A completare il cda, che resterà in carica fino al 2019, c’è poi Ivana Guerrera, dirigente del dipartimento del Tesoro, dove si occupa del coordinamento dell’attività amministrativa. Il nome di Cannarsa era circolato con insistenza nel toto nomine degli ultimi giorni. Insieme a quello di Yoram Gutgeld, commissario del governo alla spending review, la revisione della spesa pubblica.
Lo stesso Gutgeld ha più volte smentito di essere in corsa ma in realtà il suo nome è rimasto in lizza fino all’ultimo momento. Anche perché nella spending review i risparmi per lo Stato portati dalle gare centralizzate della Consip hanno giocato un ruolo decisivo. Forse, nella scelta finale, ha pesato la sua posizione, considerata molto vicina a Renzi. Il risultato del voto di domenica, e le polemiche in corso a sinistra, potrebbero aver influito sulla partita.