Corriere della Sera, 28 giugno 2017
C’è modo e Modi
L’omino barbuto che vedete strizzare in un abbraccio senza scampo la massa stupefatta di Donald Trump si chiama Narendra Modi e di mestiere fa il padrone dell’India. Al suo partito sono iscritte 88 milioni di persone, che si abbracciano a ogni congresso in un groviglio inestricabile. Modi ha creato una moda. Lo chiamano Abbraccio dell’Orso e consiste nell’abbandonare la testa sul petto dell’abbracciato finché ascella sudata non li separi, creando un’intimità fisica che produce effetti collaterali sull’anima.
Da noi «un abbraccio» – che nella versione ridotta diventa addirittura «un abbr» – è solo la formula di congedo impiegata nella messaggistica. L’abuso ne ha logorato gli intenti iniziali, trasformandola in un’espressione asettica, l’esatto opposto di un abbraccio vero. Il mondo è pieno di individui che stringono la mano come Trump. Bloccano quella dell’interlocutore in una morsa per poi tirarla a sé e affermare la loro supremazia di maschi alfa. Il maschio beta si irrigidisce e viene trascinato via. Invece il maschio Modi, ecco la lezione di vita, non oppone resistenza alla prepotenza. Si lascia trasportare dalla manona altrui, ma arrivato a portata di collo disarma l’avversario con un abbraccio avvolgente. Proverò a testarlo con il mio commercialista.