ItaliaOggi, 28 giugno 2017
Diritto & Rovescio
Il femminicidio è una dura e tragica realtà. Anche se le donne non venissero uccise, come purtroppo spesso capita, non si può tollerare che esse siano tormentate. Il legislatore, dopo decenni di ingiustificata latitanza, ha approvato una legge adeguata. Che però viene applicata svogliatamente per cui, ad esempio, una dottoressa d’ospedale che aveva denunciato lo stalker è stata sgozzata, dopo mesi, dal suo tormentatore. Adesso Lara Comi, europarlamentare Fi, ha fatto vedere in Tv le otto denunce da lei presentate per difendersi da un pazzo e rimaste nei cassetti della polizia. «Mi sono decisa a farne un caso pubblico», ha detto, «quando ’sto tizio mi ha scritto per dirmi che era Dio che gli aveva dato l’ordine di ingravidarmi». Finalmente allora la polizia si è mossa. Si dovrebbe prevedere che, entro 24 ore dalla denuncia della donna, lo stalker venga diffidato dal telefonare o dall’avvicinarsi al posto di lavoro o di residenza dalla donna. In caso di inadempienza, venga immediatamente incarcerato. Con pene detentive crescenti. Non si scherza con la vita della gente.