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 2017  giugno 27 Martedì calendario

I nostri vent’anni con Harry Potter, così il mondo celebra il Maghetto

LONDRA «Vent’anni fa esatti, un mondo in cui avevo vissuto da sola si è improvvisamente aperto agli altri. È stato meraviglioso. Grazie». Il tweet appare poco dopo le 11 del mattino, firmato J.K. Rowling e accompagnato da un hashtag che diventa rapidamente il più cliccato della giornata: #HarryPotter20, seguito da un paio di inconfondibili occhiali. Non è esagerato definirlo un evento planetario: il ventesimo anniversario del maghetto coinvolge tutti. Ad avere compiuto 20 anni, naturalmente, non è Harry, già un ragazzino quando la prima copia della sua storia arrivò in libreria il 26 giugno 1997, bensì il fenomeno, la rivoluzione di cultura e costume, in una parola “la magia”, che da quel giorno ha travolto il mondo dei libri.
LA PRIMA EDIZIONE
Harry Potter e la pietra filosofale, primo dei sette volumi della saga, fu stampato in una tiratura iniziale di 500 esemplari. Chi avesse in casa quella prima edizione si ritroverebbe adesso con una piccola fortuna: vale 30 mila sterline (36 mila euro). Un modo come un altro per misurare la popolarità senza precedenti di una serie letteraria, poi diventata serie cinematografica e infine brand, che ha fruttato alla sua autrice un patrimonio stimato in 700 milioni di sterline, 850 milioni di euro: il doppio di quello attribuito alla regina.
LE 77 LINGUE
È cominciato tutto in una lavanderia a gettone di Edimburgo, dove Joanna – poi il nome è stato rimpiazzato dalle due iniziali – scriveva la vicenda facendo il bucato. Una ragazza madre destinata a conquistare una fama senza eguali. L’intera serie, tradotta in 77 lingue, incluso latino e greco antico, ha venduto finora 450 milioni di copie. Gli otto film che ne sono stati tratti sono la saga più remunerativa nella sta stoa nella storia di Hollywood. E poi ci sono i videogiochi, il parco giochi alle porte di Londra e a Disneyland, le magliette, i souvenir, il dramma teatrale in due parti che va in scena in un teatro del West end londineset End d londinese, con Harry adulto.
L’HASHTAG CON GLI OCCHIALI
I festeggiamenti del ventesimo anniversario sono cominciati da settimane e dureranno sino a fine anno: edizioni speciali, convegni, mostre – come quella che apre a settembre alla British Library. Su Twitter, chi scrive l’hashtag #Harrypotter 20 vede comparire gli occhialini e la cicatrice a forma di lampo – segni distintivi di Harry. Su Facebook, digitando Harry Potter, il nome si colora e partono animazioni.
IL TURISMO POTTERIANO
Ieri code più lunghe del solito per farsi fotografare davanti al “binario 9 e ¾” della stazione londinese di King’s Cross, da cui nel romanzo parte il treno per Hogwarts. In Scozia l’ufficio del turismo ha messo a punto un itinerario ad hoc che comprende il Balmoral Hotel e il caffe Elephant House di Edimburgo, dove Rowling avrebbe scritto il primo e l’ultimo libro della serie. In vari prati d’Inghilterra, poi, si sono tenute lezioni di Quidditch, il gioco praticato da Harry e i suoi amici. E sono decine le librerie che hanno ospitato serate a tema e iniziative speciali, per il maghetto diventato icona del nostro tempo.