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 2017  giugno 27 Martedì calendario

L’amaca

Ci sono città (per esempio La Spezia) dove centrosinistra e sinistra avevano, al primo turno, tre candidati, in sprezzante polemica l’uno con l’altro. In quel caso perdere non è solo garantito. È anche giusto. È un obiettivo tenacemente perseguito e alla fine ben meritato. La ingovernabile presunzione di Renzi e il vecchio calcificato settarismo dei suoi odiatori porteranno quasi certamente allo stesso esito anche alle politiche: perché nei miracoli non crede più nessuno, forse nemmeno chi, come Pisapia e Prodi, sta provando a progettarne uno. Nel frattempo i voti di destra tornano a casa, come i bambini dopo le vacanze. Il Movimento di Grillo è servito a tenerli ben custoditi, e a ogni ballottaggio li riconsegna al mittente in ottime condizioni: come nuovi. Alla fine della parabola non stupirebbe scoprire che soprattutto a questo è servito il grillismo: sbarrare la strada alla sinistra dopo il crollo di Berlusconi (chiedere notizie a Bersani) e riconsegnare il paese alla destra. Da un certo punto di vista, un capolavoro politico.