la Repubblica, 24 giugno 2017
Ogni malato infetta 15 persone. E muore uno su 3mila
«Da un morbillivirus. Questo micro organismo si trova anche negli animali ma è di un tipo diverso, che non può essere trasmesso all’uomo – sostiene il responsabile delle malattie infettive dell’Istituto superiore di Sanità, Giovanni Rezza – Per questo è possibile eradicare la forma umana della malattia».
«Moltissimo – dice Rezza – Si stima che ogni caso abbia un numero di riproduzione di base superiore a 15, significa che in media una persona colpita può contagiarne almeno 15».
«Quella media è di 10 giorni – dice il professor Massimo Galli, primario di malattie infettive al Sacco di Milano – Nell’adulto potrebbe essere più lunga, anche se non di molto».
CHI HA AVUTO LA MALATTIA NON PUÒ PIÙ PRENDERLA? «Non è possibile ammalarsi di nuovo – dice Rezza – La risposta immunitaria generata dal virus è molto forte, per questo se una persona incontra di nuovo il micro organismo è protetta».
«È a virus vivo attenuato – spiega il professor Galli – Praticamente si prende una coltura virale e si inocula. Il sistema immunitario produce una reazione in grado di impedire che nel futuro si possa manifestare una malattia piena».
IN QUANTI CASI IL VACCINO PUÒ PROVOCARE UNA FORMA BLANDA DI MALATTIA, IL COSIDDETTO “MORBILLINO”?
«In circa il 5% delle persone provoca un esantema – dice Rezza – In meno del 10% può arrivare una febbre blanda, segno della risposta immunitaria».
DOPO AVER FATTO IL VACCINO SI È CONTAGIOSI?
«In uno studio del 2016, che ha valutato ben 773 lavori scientifici – spiega Galli – non è stata evidenziata la trasmissione da uomo a uomo del virus attenuato del morbillo utilizzato nel vaccino. Non vale la stessa cosa per altri strumenti simili. Ad esempio chi faceva quello del vaiolo poteva contagiare le altre persone».
PERCHÉ CHI È IMMUNODEPRESSO, ANCHE A CAUSA DI CERTE PATOLOGIE, NON PUÒ FARE IL VACCINO?«Proprio perché viene usato un virus attenuato potrebbe esserci un pericolo per le persone con il sistema immunitario indebolito – spiega Rezza – Una malattia anche blanda per loro potrebbe essere dannosissima».
OGNI QUANTO SI REGISTRANO GLI EFFETTI COLLATERALI GRAVI DEL VACCINO?
«Gli studi parlano di un caso di encefalite su un milione di vaccinati», dice Rezza.
OGNI QUANTO AVVENGONO LE COMPLICANZE GRAVI DELLA MALATTIA?
«Si registra una encefalite ogni 1.000-1.500 ammalati e un decesso ogni 3.000».
QUANTI SONO GLI OPERATORI SANITARI, MEDICI E INFERMIERI VACCINATI IN ITALIA?
«Dati sicuri non ci sono ma comunque i numeri sono bassissimi, sotto il 10% – dice Rezza – Dovrebbero essere coperti prima di tutto coloro che si occupano dell’assistenza in reparti delicati che ricoverano persone fragili, e quindi le oncologie, le pediatrie, le ostetricie, le rianimazioni».